“Sulla nuova caserma di polizia bisogna fare chiarezza”

Giorgio Saporiti, segretario Silp/Cgil, e Francesco Cianci, segretario Siap/Uil, intervengono sulla questione della nuova caserma di via Giambellino

Giorgio Saporiti , segretario generale Silp/Cgil di Varese, e Francesco Cianci, segretario provinciale Siap/Uil Varese, inetervengono sulla questione della nuova caserma di via Giambellino.

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C’è bisogno di fare chiarezza

La “battaglia” per gli stabili di via Giambellino è iniziata nel 2004, quando nel passaggio a Varese della “Carovana Antimafia” ne emergeva la disponibilità in quanto beni immobili confiscati. Da allora la proposta che venissero acquisiti alle urgenti esigenze della Polizia di Stato, è stata promossa da Siap/Uil e Silp/Cgil, e trovava strenuo sostenitore nel Questore di allora dr. Giovanni Selmin, che produceva un accurato progetto, il quale si arenava però su aspetti giudiziari che non erano ancora stati risolti.

Il 04.02.2008 nel corso di uno dei ciclici monitoraggi cui Siap/Uil e Silp/Cgil hanno dato luogo negli anni seguenti, dalla Prefettura emergeva che gli stabili erano finalmente disponibili e, attribuendo la priorità alla situazione di emergenza che da 14 anni pesa sulla Sezione di Polizia Stradale di Varese, immediatamente assumevano l’iniziativa di portare la questione a Milano, sul tavolo del Compartimento Polizia Stradale per la Lombardia.

Di seguito, attraverso una lunga serie di interventi e verifiche, e grazie in particolare al sostegno del Prefetto di Varese dr.Roberto Aragno, volto ad assicurare la loro più proficua utilizzazione, questo orientamento espresso dal Siap/Uil e Silp/Cgil è stato condiviso in ambito Istituzionale, ed ha costituito l’idea di base su cui si è lavorato nei mesi seguenti.

Le ultime informali rassicurazioni in ordine alla fattibilità del progetto e alla disponibilità dei fondi, sono giunte il 23 luglio 2008 durante un sopralluogo con funzionari Ministeriali, a cui hanno preso parte anche rappresentanti Siap/Uil e Silp/Cgil.

Oggi è possibile concludere che in uno dei due stabili troverà sede la Sezione Polizia Stradale di Varese; l’altro potrà essere disponibile alle esigenze della Questura, alla quale, occorre ricordare, appartiene il progetto originario. In ogni caso si tratterà di soluzioni decorose, ed adeguate ai livelli di una provincia come quella di Varese.

Si tratta di due stabili ampi: a livello indicativo è possibile dire che il primo è composto da un piano rialzato ed un altro parzialmente seminterrato, entrambi di 170 mq., oltre al sottotetto. L’altro dispone di un ampio garage e di circa 360 mq. al piano rialzato e di 300 mq. al primo piano, e anch’esso dispone di un ampio sottotetto (mq. 210).

Ora che il Viminale ha dato l’OK all’acquisizione degli immobili, occorrerà necessariamente definire quale ruolo intende avere la Questura che già nel corso del mese di aprile Siap/Uil e Silp/Cgil hanno correttamente informato della priorità attribuita alla Polizia Stradale: ci aspettiamo che il Questore assicuri finalmente una risposta per le più urgenti esigenze degli Uffici di Piazza Libertà attraverso una rigorosa azione di ottimizzazione che dia respiro alle attuali insufficienze.

Oltre al valore simbolico dell’operazione (anche a Varese si procede con il recupero alla legalità di beni sottratti alla criminalità), l’azione di cui Siap/Uil e Silp/Cgil si sono rese protagoniste consente di consegnare a questa provincia un risultato storico per la Polizia di Stato, vantaggioso anche sotto il profilo economico, dal momento che oggi la Sezione di Polizia Stradale occupa uno stabile in affitto. Non solo sarà possibile ammortizzare le spese nel giro di pochi anni, ma sarà possibile a Questura e Polizia Stradale sostenere anche logisticamente quel potenziamento dell’organico che stanno attendendo (e che speriamo riguardi anche un Reparto di “prima linea” qual è la SottoSezione Autostradale di Busto Arsizio).

Una riflessione a parte meritano le avventurose ricostruzioni che in questi giorni il COISP/Varese ha affidato alle cronache: è singolare che solo 15 giorni fa i suoi rappresentanti dubitassero pubblicamente della riuscita della nostra iniziativa, ed è altrettanto singolare che la loro polemica si sia sollevata proprio dopo il sopralluogo ministeriale del 23.7.2008, nel quale ci era stato confermato che in quegli stabili non avrebbe trovato spazio l’alloggio di servizio del Comandante della PolStrada, preferendosi destinarli interamente all’attività istituzionale.

Respingiamo al mittente le accuse di “manie di protagonismo” che ci sono state mosse: il nostro riserbo era invece dettato solo da ragioni di prudenza per il raggiungimento di un risultato che ritenevamo irrinunciabile. Abbiamo voluto essere certi che stavolta non si ripetessero gli errori che la PolStrada aveva già fatto in passato: proprio le cronache di quest’ultimo mese dimostrano quanto bene abbiamo fatto ad essere prudenti.

Ad esempio, ai ringraziamenti sbandierati dal Coisp/Varese alla Dirigenza della Sezione PolStrada Varese, dobbiamo invece oggettivamente contrapporre la sua grave responsabilità per aver scartato – già nello scorso anno – l’interesse all’utilizzo dell’immobile.

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Pubblicato il 21 Agosto 2008
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