«Svincolo, situazione drammatica per Uboldo»

La considerazione dell’ex amministratore comunale de Il centrosinistra di Uboldo, Virginio Zaffaroni, dopo la decisione del consiglio dei ministri di realizzare l’opera

riceviamo e pubblichiamo

Mentre a Uboldo coloro che hanno capito bene da tempo cosa vorrà dire avere in casa lo svincolo Saronno Sud si apprestano a valutare nel merito e nel metodo la legittimità della decisione adottata ( qui dalle parti di dove scrivo c’è ormai una certa esperienza a battersi sul piano legale, qualche volta ci pare con buon successo) vorrei fare qui qualche  riflessione disimpegnata.

Dunque il Consiglio dei Ministri, complice il generale Estate che alla storia italiana ha sempre dato tanto, in pochi attimi ha liquidato la questione Svincolo Saronno Sud. Un tratto di penna e via. Lo svincolo s’ha da fare. Un vero, virile gesto d’imperio contro preponderanti forze nemiche e in aiuto della povera Regione Lombardia, da anni vittima ancor casta della brutalità uboldese.

Il Ministro alle Infrastrutture Matteoli, occhieggiando minaccioso all’uscita da Palazzo Chigi, ha rilasciato dichiarazioni ma che al Sole 24ore: "Ho usato la legge per aggirare  il veto di Uboldo" dice nella sostanza, "lo farò ogni volta sia necessario"  in fondo "Uboldo ha 1.500 abitanti" aggiunge.

Uboldo ha diecimila abitanti. Tutti in paese si chiedono chi Matteoli abbia messo  nella lista degli 8.500 da far sparire dall’anagrafe.

Gli altri 1500 si chiedono chi è quello che passa al Ministro i dati sulla cui base  prende le sue decisioni. I più smaliziati si chiedono inquieti di peggio.

 

Un giornale di Como, patria e culla elettorale del Sen. Butti, ha titolato: "Roma cancella Uboldo". Che onore! Manco fossimo Cartagine.

Eppure qualche sadico Catone, deciso a fare un deserto di Uboldo e del Saronnese, deve aggirarsi per le stanze del potere regionale e provinciale. In passato la più grande discarica europea di rifiuti giusto su parte delle falde acquifere uboldesi, poi un un Piano Cave Provinciale che farà delle terre uboldesi un gruviera svizzero, ma senza il formaggio, ora uno svincolo facile-facile  a due-km-due-da-altri-due svincoli (e purtroppo non è solo uno scioglilingua).  E si stupiscono che Uboldo è incavolata!

Il Consiglio dei Ministri ha deciso nonostante non vi fosse l’unanimità dei comuni coinvolti – spiega l’assessore regionale Raffaele Cattaneo -, ma soltanto perché è stata considerata un’opera troppo necessaria per il territorio per perdere ulteriore tempo. Infatti, il comune di Uboldo, attualmente commissariato, non è in grado di poter prendere in tempi brevi una decisione politica di questo tipo».

Perdere ulteriore tempo? Tempi brevi? Uboldo non ha mai detto no alla terza corsia A9; ha posto il veto solo quando si è voluto rifilargli un svincolo inutile e tuttavia devastante, quando ha capito che qualcuno trattava il Saronnese, denso e popoloso, come il Texas o il Kazakistan. Senza lo svincolo, l’ampliamento della terza corsia A9 aveva i cantieri aperti da almeno un  anno.

Curioso sillogismo comunque quello dell’ assessore regionale. Delle due l’una. Una "decisione politica" di Uboldo conta qualcosa? Ma allora questa decisione il Governo l’aveva sul tavolo da un anno ed era quella già espressa con coraggio e rigore dal vicesindaco Tavecchia alla Conferenza dei servizi dell’aprile 2007 e cioè: no all’idea stessa di un inutile  svincolo tira-traffico e cemento, sì a proposte alternative e di buon senso. Una "decisione politica" di Uboldo non serve invece a niente, tanto decide il Governo? 

Ma allora cosa c’entra tirare in ballo il commissariamento del Comune? A meno che valga la variante Quisling (mutatis mutandis, per carità!): la decisione di Uboldo conta a condizione che, salendo al governo del Comune di Uboldo una qualche giunta docile esecutrice dei voleri e degli interessi di qualche potere forte, essa decisione diventi di sostanziale consenso a prendersi in casa lo svincolo, così da poter dire "anche Uboldo era d’accordo".

Ahimè, anzi ahiloro, ipotesi, pur possibile quanto al varo, ma del tutto naufragata… sotto costa. Vede assessore, qualcuno a Uboldo vede nella sua affermazione un malcelato rammarico che nei Tribunali l’esito delle elezioni uboldesi sia finito come è finito, cioè con la piena vittoria delle ragioni de Il Centrosinistra di Uboldo. Qualcuno insiste nel farci notare che l’avvocato della Lista Civica (favorevole allo svincolo) che si oppose a noi innanzi al Consiglio di Stato era lo stesso della Regione Lombardia nella causa contro Alitalia.

Coincidenze straordinarie, certamente, che noi vogliamo considerare come tali. Non potremmo neanche lontanamente pensare che un’istituzione della Repubblica si intrometta in una vertenza locale sostenendone surrettiziamente una parte a danno dell’altra. Altrimenti sentiremmo ancor più tristezza di quanto ne sentiamo oggi nel pensare a ciò che state facendo e volete fare del nostro territorio.

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Pubblicato il 07 Agosto 2008
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