“Un viaggio faticoso per giorni vissuti con intensità”

Così Unitalsi descrive il pellegrinaggio in treno a Lourdes, accompagnando come da tradizione malati e fedeli

Riceviamo e pubblichiamo il comunciato dell’Unitalsi a conclusione del pellegrinaggio a Lourdes.

Sono rientrati questa mattina gli oltre seicento pellegrini bustesi che si sono recati con l’Unitalsi in pellegrinaggio a Lourdes. Stanchi certo per il lungo viaggio, ma con nel loro cuore il ricordo e le immagini di giorni vissuti con intensità.

I partecipati al pellegrinaggio cittadino che hanno viaggiato in treno sono stati in totale 608, mentre i bustocchi che hanno viaggiato in aereo e che sono giunti ieri alla Malpensa sono stati in totale 323 (208 sull’aereo blu completamente di Busto e 115 su quello verde con altri pellegrini della Lombardia), al pellegrinaggio hanno partecipato anche 580 persone del resto della Lombardia che sono giunti, sempre questa mattina a Milano.

Il personale volontario dell’Unitalsi è stato al servizio dei pellegrini e degli ammalati per tutta la permanenza a Lourdes e nei viaggi in treno e in aereo, inoltre erano presenti dieci preti, cinque seminaristi e dieci suore. In servizio anche cinque medici e un gruppo di infermieri professionali inseriti tra il personale in servizio.

Nel viaggio di ritorno si è celebrata una Messa e recitato il Rosario che è stato ascoltato in tutti i vagoni grazie all’impianto radio approntato sul convoglio così da permettere a tutti di partecipare a questi gesti. Il viaggio, infatti, è parte integrante del pellegrinaggio, come vuole la tradizione dei pellegrini che hanno percorso l’Europa fin dal Medioevo: il viaggiare non è una tappa di trasferimento bensì un percorso che viene compiuto insieme. In particolare durante la recita del rosario animato dai ragazzi dell’oratorio San Luigi di Busto Arsizio si sono potute ascoltare le testimonianze di alcuni pellegrini giovani e non che hanno così condiviso con i compagni di viaggio le loro esperienze e impressioni della permanenza e del servizio volontario a Lourdes.

In molti resteranno impresse le immagini della Messa internazionale nella basilica sotterranea, la Messa alla Grotta di Massabielle dedicata ai pellegrini italiani presenti a Lourdes. Commovente e toccante anche la testimonianza di alcuni malati del reparto di psichiatria dell’ospedale di Busto Arsizio che erano accompagnati dal primario Quirino Quisi. Uno di loro durante il viaggio, al termine della recita del rosario, ha letto una sua preghiera di ringraziamento alla Madonna per il pellegrinaggio Lourdes.

Il tragitto in treno è stato lungo e faticoso, iniziato ieri mattina a Lourdes. Molti dei disagi subiti dai pellegrini sono dovuti alla scelta mantenere Busto Arsizio come stazione di arrivo e di partenza così da favorire i bustocchi. Ma la stazione bustese ( il cui scalo è dimesso da anni) non è attiva nella notte da qui la necessità di arrivare in città alle prime luci dell’alba. Inoltre i treni dei pellegrinaggi sia sulle linee francesi sia su quelle italiane viaggiano su tracce e orari che vengono indicati dalle società che gestiscono le reti, indipendentemente dagli organizzatori e dalle loro richieste.

A Ventimiglia sei pellegrini bustesi hanno approfittato della sosta per salire su un treno di linea diretto a Milano per esigenze personali.

Nonostante le difficoltà e alcuni disagi dovuti al lungo viaggio in treno, comunque, i partecipanti al pellegrinaggio cittadino si sono dichiarati felici dell’esperienza fatta e molti si sono dati l’arrivederci al prossimo pellegrinaggio a Lourdes o al prossimo cittadino, una tradizione che non si vuole perdere e che lo stesso monsignor Livetti al suo ultimo viaggio da prevosto di Busto ha invitato a non tralasciare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Agosto 2008
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