Scuola, gli studenti di Fi: “Stupiti per l’iniziativa del Pd”
In una nota la posizione del Coordinamento provinciale Scuole per la Libertà
Riceviamo e pubblichiamo
Il movimento studentesco di Forza Italia, Scuole per la Libertà, esprime stupore per l’iniziativa del Partito Democratico davanti ai licei classico e scientifico di Varese nella giornata di ieri, e in particolare per le parole del deputato Daniele Marantelli e del portavoce dei Giovani democratici Andrea Civati.
“E’ stupefacente – afferma il coordinatore provinciale Alberto Pisoni – il modo in cui l’onorevole Marantelli capovolge la realtà. Innanzitutto quando il Partito Democratico parla di riforme a colpi di decreto dimentica che il ministro Fioroni ha costruito la riforma dell’esame di stato proprio con due decreti ministeriali, il che giuridicamente parlando è ancora peggio della presentazione di decreti legge perché questi ultimi saranno convertiti in legge ordinaria dal Parlamento, mentre i decreti ministeriali sono regolamenti dell’esecutivo e la capacità del Parlamento di modificarli è pressoché nulla. Ritengo personalmente l’onorevole Marantelli persona intelligente e stimabile, ma non si faccia paladino di una morale politica che lui stesso, sostenitore del governo Prodi e quindi del ministro Fioroni ha calpestato. Inoltre, data l’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico, il ministro Gelmini si è vista costretta ad agire per decreto legge: quando questo passerà all’esame del Parlamento sarà possibile aprire una discussione. Certo, se l’opposizione alza un muro la discussione avrà esito negativo”.
“Sui tagli – continua Pisoni – basti dire che il presidente della Repubblica, Napoletano, non certo esponente del centrodestra, ha sostenuto che la riduzione delle spese in ambito scolastico è inevitabile. Questo, e mi dispiace contraddire ancora Marantelli, non inficia la qualità della scuola italiana (che è già pessima grazie alla cultura sessantottina che l’ha rovinata), ma servirà a ridurre le spese: ricordo che il 97% delle voci in uscita nel settore scuola è dedicata agli stipendi. Probabilmente allora riducendo queste spese, si avranno a disposizione soldi da investire su attività e servizi che possano veramente aumentare la qualità dell’insegnamento e quindi si avrà un miglioramento del sistema scuola e non un peggioramento”.
“E’ vero – conclude Pisoni – che i ragazzi spesso sono delusi dalla politica come sostiene Civati. Ma saranno sempre più delusi dalla politica quanto più si accorgeranno che chi si interessa alla politica come lui non ha fatto altro che raccontare false notizie per avere un ritorno di immagine e per lanciare il proprio movimento giovanile. Mi piacerebbe chiedere a Civati se si immagina quale potrebbe essere la reazione degli studenti odierni quando apprenderanno che la riforma Gelmini non sta rovinando la scuola bensì la sta salvando da quel disastro culturale che la componente sessantottina ha portato in dote e da quell’assistenzialismo statale sempre promosso dai governi di centrosinistra. In questo caso si avrebbe proprio quella delusione nei confronti della politica che Civati vuole combattere. E’ comodo e semplice attaccare chi riforma la scuola dalle fondamenta aizzando gli studenti in nome di una presunta difesa dei propri diritti; più difficile, o forse meno redditizio, prendere coscienza dei problemi della scuola e lavorare per superarli”.
Coordinamento provinciale Scuole per la Libertà
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