Anche nei bar del Varesotto “prezzi da amico”
La federazione pubblici esercenti annuncia l'adesione alla campagna che congela i prezzi fino a fine febbraio 2009
In un momento di crisi economica globale, i baristi vogliono fare la loro parte. Facendo leva sui prezzi, ovvero bloccando i listini vogliono facilitare il rilancio dei consumi. È noto a tutti come il potere d’acquisto dei consumatori si sia assottigliato al limite della sostenibilità, mettendo a rischio anche quei piccoli piaceri quotidiani. Con un simile scenario, la Fipe Varese – Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi – intende sperimentare quali siano le condizioni di mercato per far ripartire la produttività. Il canale bar è sicuramente quello di maggiore impatto per il consumatore. È proprio partendo da questa tipologia di esercizio che Fipe Varese vuole promuovere una campagna a sostegno dei consumi e dei consumatori.
La campagna dal titolo “Un prezzo da amico” ha come comun denominatore il blocco dei listini dal prossimo 1 novembre fino al 28 febbraio 2009. Le adesioni dei bar della provincia, gratuite e su base volontaria, sono già numerose ma il numero definitivo dei locali che abbracciano questa iniziativa – riconoscibili da una vetrofania con lo slogan dell’iniziativa – potremo fornirlo solo negli ultimi giorni di ottobre a ridosso dell’avvio della campagna. L’esercente può scegliere, liberamente, su quali prodotti – o anche su uno solo – applicare il blocco dei prezzi:dal cappuccino all’aperitivo, dalla bibita al panino.
«La recessione a cui si sta avviando tutto il mondo impone una riflessione e un contributo da parte di tutti – ha affermato Antonella Zambelli Presidente Provinciale Fipe Varese – esercenti compresi. È evidente che questa iniziativa non basterà da sola a risollevare le sorti dell’economia. Tuttavia Fipe, come sistema, si è posta il problema di fare qualcosa per offrire un po’ di serenità ad un consumatore che tra annunci drammatici, titoli eclatanti e una politica ancora “convalescente”, si va chiudendo sempre di più in se stesso, modificando di conseguenza in senso restrittivo i propri comportamenti di acquisto».
In questo contesto, Fipe ha chiesto il sostegno delle associazioni dei consumatori, affinché possano contribuire a far conoscere ai cittadini quali sono i bar dove sarà possibile risparmiare.
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