Asteroide sulla terra, gli astronomi del professor Furia lo sapevano in anticipo

Luca Buzzi dell’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” spiega la genesi della scoperta del corpo celeste caduto in Sudan

Un asteroide si è schiantato sulla terra nella prima mattina di oggi (7 ottobre), tra le 3 e 5 ora italiana. La novità assoluta è che gli esperti degli osservatori astronomici di tutto il mondo, compreso il prestigioso Osservatorio del Campo dei Fiori “G.V.Schiaparelli”, lo hanno scoperto in netto anticipo. A raccontare la genesi della scoperta è Luca Buzzi dell’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli”: «La mattina del 6 ottobre l’Osservatorio di Mt. Lemmon, una delle sedi del “Catalina Sky Survey” gestito dalla NASA, durante la consueta perlustrazione del cielo alla ricerca di asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta, ha fatto centro. Richard Kowalski, in forze quella notte all’Osservatorio, ha infatti scoperto un piccolo asteroide, denominato 2008 TC3 dal diametro di circa 3 metri, prospetticamente proiettato nella costellazione dei Pesci, ad una distanza di circa 494.000 Km, pari a 1,3 volte la distanza della Luna – racconta Buzzi -. La circolare internazionale MPEC 2008-T50, pubblicata alle ore 17 del 6 ottobre dal Minor Planet Center, ente di controllo mondiale dei corpi minori del sistema solare con sede a Cambridge (Massachusetts, USA), riportava i primi calcoli orbitali, dai quali era già chiaro che l’asteroide si sarebbe avvicinato ad una distanza inferiore a quella del raggio terrestre, cioè impatto sicuro. Grazie ad un importante coordinamento a livello mondiale, al quale il nostro Osservatorio ha partecipato come di consueto, è stato possibile registrare lo spostamento dell’asteroide già dalla prima serata del giorno stesso, permettendo così agli scienziati della NASA e del Minor Planet Center (che hanno pubblicato le osservazioni dell’Osservatorio varesino di Campo dei Fiori su tre circolari durante la serata) di calcolare la sua orbita con estrema precisione. I calcoli indicavano un impatto previsto per le ore 4.46 ora italiana, nel nordest del Sudan. Tuttavia, viste le esigue dimensioni dell’oggetto, non si prevedeva un impatto al suolo ma la disgregazione in atmosfera, con la liberazione di energia pari a 1 Kton di TNT (tritolo). Visivamente, l’oggetto sarebbe diventato una luminosissima meteora, in gergo tecnico chiamata “bolide”, con una luminosità pari a quella della Luna Piena. Esso avrebbe sorvolato il cielo della regione africana da ovest a est, probabilmente frammentandosi in volo». Tutto ciò si è avverato, il minuscolo asteroide ha colpito l’atmosfera tra le 4 e le 5 di questa mattina (7 ottobre) sopra il Sudan e si è disintegrato nell’impatto in tanti pezzi generando una scia di fuoco spettacolare.

«Altre volte sono stati osservati fenomeni di questo tipo, ma la straordinarietà della scoperta e il successivo monitoraggio, sta nel fatto che è la prima volta che si osserva un oggetto un giorno prima che entri in contatto con il nostro pianeta – spiega ancora Buzzi -, rendendo così possibile un preciso calcolo della sua orbita. L’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” di Campo dei Fiori, fondato oltre 50 anni fa dal professor Salvatore Furia, è da diversi anni ai vertici per l’osservazione di questi corpi, sia asteroidi sia comete, che spesso si avvicinano al nostro pianeta. Questa volta si è trattato di un grande “fuoco d’artificio”, che mediamente accade una volta ogni due-tre mesi senza che neppure ce ne accorgiamo. Ma non tutti gli asteroidi sono così piccoli…».

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Pubblicato il 07 Ottobre 2008
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