Cimberio da infarto: prima crolla poi vince

Roseto-Varese 78-80. Un canestro di Cotani a 2" dalla sirena premia i biancorossi a lungo in grave difficoltà. Childress e Passera la risvegliano appena in tempo

All’ultimo assalto, dopo un inseguimento a tratti impossibile. Per festeggiare la prima vittoria in LegaDue (78-80), la prima di sempre sul campo di Roseto, la Cimberio sceglie il modo più emozionante mettendo a rischio le coronarie di generazioni di tifosi.

Sotto anche di venti punti contro gli scatenati abruzzesi, gli uomini di Pillastrini ricuciono il divario nell’ultimo periodo grazie soprattutto all’azione combinata dei due playmaker, Randy Childress e Marco Passera. Sono loro a dare il via a una rimonta quasi impossibile, quando con due triple di fila al 28′ riportano sotto i dieci punti un divario che era stato oceanico e danno alla Cimberio tutte quelle certezze che fino a lì erano stati dubbi.
Il regista americano, in campo nonostante i problemi fisici dei giorni scorsi, è assolutamente superlativo all’inizio del quarto tempo. In meno di 60" Childress segna 5 punti e ne "cede" altri due a Dickens con un assist: è forse questo il momento decisivo, in cui Varese da meno 10 si porta a meno 5 (73-68; 75-70) e congela il sangue nelle vene di Roseto. Il passo successivo pare già scritto: canesto di Passera, tripla di Childress, tripla di Passera e 75-78. Con il primo sorpasso del match in tasca Varese non riesce comunque a chiudere: il "professore" sbaglia due tiri imitato dai compagni, Galanda commette il quinto fallo e all’ennesimo tentativo un Roseto a secco da 5′ trova la tripla del nuovo pareggio con il sorprendente Fulvio De Hassis. I fantasmi di finali simili dello scorso anno sembrano voler tornare a volteggiare sulla testa della Cimberio ma non fanno in tempo: l’ultimo pallone arriva a Dickens, il suo tiro esce ma ben appostato c’è Cotani che agguanta il rimbalzo e segna il canestro del successo tra la delusione generale del PalaMaggetti.

Certo, il risultato finale cancella solo in parte le magagne viste nella prima mezz’ora di gioco. Roseto ha fatto sconquassi sotto i tabelloni con l’ex avellinese Bryan che fino a quando non ha avuto problemi di falli ha dominato sfiorando la tripla doppia (19 punti, 9 rimbalzi, 12 falli subiti). Altra nota dolente per larghi tratti è stata la difesa, come dimostrano i 31 punti subiti nel quarto iniziale da una Roseto certamente entusiasta ma non troppo ricca di talento e grandi nomi. Insomma di magagne da sistemare in settimana ce ne saranno diverse, però è bene raccogliere con un sorriso il successo, vista la rarità di vittorie in trasferta negli ultimi anni. Chi ben comincia…

Il tabellino

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Pubblicato il 05 Ottobre 2008
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