Cocaina “in bottiglia”, un arresto

La droga sciolta in un liquido per eludere i controlli. Sottoposta a trattamento chimico avrebbe prodotto sei chili di polvere bianca purissima

Una bottiglia di coca particolare, che se la bevi muori dopo un sorso. Ma il “prezioso” quanto letale liquido non era in vendita, anzi: avrebbe dovuto rimanere lì, anonimo, tra i bagagli di un cittadino brasiliano arrivato da Lisbona, se non fosse stato per le indagini condotte da tempo dalla Squadra Mobile di Lucca, del Commissariato di Viareggio e della Polizia Giudiziaria di Malpensa, che ieri ha tratto in arresto un cittadino brasiliano P.C. Frederico Gervasio di 42 anni, proveniente dal Brasile via Lisbona, che tentava di introdurre in Italia dello stupefacente, nell’occasione due litri di cocaina liquida Il brasiliano, individuato al controllo di frontiera, veniva trovato in possesso, celate all’interno del bagaglio stivato, di due bottiglie apparentemente contenenti liquore ma che all’analisi, effettuata dalla Polizia Investigativa, risultavano però contenere oltre 2 litri di cocaina purissima resa liquida mediante un complesso procedimento chimico.

Le bottiglie in vetro chiaro recavano un’etichetta verosimilmente artigianale ed erano chiuse con tappo in sughero cerato che, nelle intenzioni del brasiliano, avrebbe dovuto convincere la Polizia della genuinità del loro contenuto.

Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato al dettaglio una cifra che supera il mezzo milione di euro in quanto lo stesso, una volta ricondotto allo stato solido attraverso il procedimento inverso che prevede la cottura in un forno speciale, avrebbe reso almeno il triplo della quantità trasportata e dunque: da un litro di cocaina liquida si sarebbero ricavati 2,5/3 kg di cocaina per un totale di 6 Kg di polvere bianca purissima.

Lo straniero è stato tratto in arresto e messo a disposizione della dottoressa Silvia Isidori, sostituto Procuratore della Repubblica c/o il Tribunale di Busto Arsizio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Ottobre 2008
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