I Mondiali? “Un successo con qualche pecca rimediabile”

Dibattito acceso e schietto a Ville Ponti, promosso da Rete55 e Camera di Commercio. Oldani: "I conti? Se negativi, ognuno si prenderà le proprie responsabilità"

A tre settimane dalla fine dei Mondiali di ciclismo, l’evento torna al centro del dibattito pubblico. L’occasione è fornita dall’incontro "Dopo i Mondiali: l’immagine di Varese può bucare il grande schermo?", organizzato in collaborazione dall’emittente locale Rete55 e da Camera di Commercio di Varese nel quadro dell’inaugurazione della nuova sala Napoleonica di Ville Ponti. Parterre de roi quello a disposizione del direttore di Rete55 Matteo Inzaghi: sul palco il padrone di casa Bruno Amoroso, presidente della Camera di Commercio varesina; il vicepresidente di Varese 2008, Renzo Oldani; Marco Caccianiga in rappresentanza del Comune di Varese; Dario Galli, presidente della Provincia; Graziella Roncati di Confesercenti e Marco Parravicini di Ascom Varese e il giornalista Sergio Gianoli. Tra il pubblico gli assessori regionali Raffaele Cattaneo e Massimo Buscemi, i campioni di ciclismo e canottaggio Daniele Nardello ed Elia Luini, il numero uno di Federalberghi Guido Brovelli e tanti esponenti della politica e dell’economia del Varesotto. 

Obiettivo della serata, trasmessa in diretta su Rete55, tracciare un bilancio dell’evento sportivo e provare ad immaginare gli scenari futuri per la città giardino. Tutti concordi nel dire che dal punto di vista tecnico/sportivo non poteva andare meglio: organizzazione ottima, scenario azzeccato per la corsa e per l’arrivo, ottima prova del territorio. Amoroso ha ricordato come «dopo i dubbi dell’inizio, Varese e provincia hanno saputo rispondere al meglio, dimostrando di essere pronte per nuove sfide». Galli ha sottolineato «l’importanza delle infrastrutture realizzate prima dei Mondiali e ora a disposizione dei cittadini. L’aspetto principale è stata la risposta del territorio, prima ancora dell’immagine splendida di Varese trasmessa in tutto il mondo da giornali e tv». «L’accelerazione per le opere finite in tempo per l’evento è stata decisiva – ha detto Cattaneo -. Per l’Epo 2015 ancora non ci sono soldi sul piatto, ma non è detto che non ci saranno: solo investendo in occasioni importanti come questa si può costruire qualcosa di buono».  

Tra le piccole pecche sottolineate da Inzaghi e da un video duro, ma preciso e puntuale, di Roberto Bof la poca affluenza alle iniziative per i bambini messe in cantiere dal Comune: «L’assessore Tomassini si è data da fare – ha commentato Caccianiga -, è stata una risposta a disagi paventati da tante parti: forse non abbiamo centrato le proposte, ma l’impegno va riconosciuto». Più grigia la visione dei commercianti. Se Roncati ha ringraziato per aver fatto vedere Varese nel mondo, Parravicini ha affondato senza mezzi termini il coltello nella piaga: «Siamo stati inascoltati e nella settimana dei Mondiali i commercianti hanno subito cali di vendite tra l’82 e il 71 per cento». Buscemi ha cercato di evidenziare le positività, moderando la portata delle accuse di Ascom e Confesercenti: «Se ci sono state perdite per una settimana si recupererà il gap, guardando più in là spero che Milano sappia fare meglio di quanto ho visto a Saragozza: Varese può essere protagonista perché ha le risorse e le possibilità per farlo». In un’intervista video Alfredo Ambrosetti, padre dell’Ambrosetti – The European House, uno dei più importanti gruppi di consulenza e di formazione per l’alta direzione per imprese e istituzioni pubbliche e private e del Forum di Cernobbio, ha ricordato come «Varese, pur bella paesaggisticamente, non è attrattiva per il turismo perché non c’è sistema né capacità di attrazione e intrattenimento». Brovelli invece ha sottolineato come «i Mondiali devono essere un seme. Non si poteva pensare di fare cassa in questa settimana, ma doveva essere il punto di partenza. I nuovi alberghi serviranno, puntiamo sul cicloturismo e nuovi modi per attrarre». 

Oldani, incalzato dai commercianti e dalle domande di Inzaghi e Bof sui conti della spa Varese2008, ha prima esaltato il risultato sportivo: «Siamo stati bravi, è stato un successo enorme, riceviamo complimenti da tutto il mondo – ha detto -. I conti li tireremo dopo il cda, una volta analizzato le entrate di biglietti e sponsor: ora non voglio sbilanciarmi, nella peggiore delle ipotesi ognuno si prenderà le proprie responsabilità. Non dimentichiamo il ruolo dell’Uci, che ha messo tanti paletti e si è presa oltre 5 milioni tra diritti televisivi e altro: forse queste cose vanno riviste, così come altre piccole cose, ma il mio giudizio è positivo». Infine il parere dei campioni: sia Nardello che Luini sono convinti che Varese possa ospitare altri eventi di portata mondiale perché «ci sono le strutture e la gente ha dimostrato di essere pronta».  

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Pubblicato il 20 Ottobre 2008
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