Lotta all’obesità: il grande ostacolo sono le famiglie

Un impegno a tutto campo quello che da anni svolge l'Asl per insegnare stili corretti di vita. Grande lavoro nelle scuole e con i medici. Ma rimane un problema

Obeso o in sovrappeso? Da anni si parla di alimentazione sana, di rischi cardiocircolatori legati ad una vita sedentaria corredata da cibi grassi, di centimetri di troppo, di "junker food".

Il 10 di ottobre, in tutt’Italia, si celebra ogni anno l’Obesity Day, un momento di riflessioni, incontri, dibattiti e controlli medici.
Anche Varese non si è sottratta all’impegno di sanitari e istituzioni, con un momento formativo informativo a Villa Recalcati, in contemporanea a visite di personale specializzato diretto dalla dottoressa Antonietta Bianchi responsabile del servizio dell’Asl.

In una società "infarcita" di pubblicità e tempi veloci, far passare il messaggio sulle regole della buona alimentazione non è sempre semplice: «È difficile far capire alle madri le regole dell’alimentazione – ha spiegato la pediatra intervenuta al convegno – ci sono troppi messaggi pubblicitari che disorientano e anche le offerte nei supermercati, a partire dall’alimentazione per i neonati, non ci aiutano. Quando, poi, arriviamo a definire le regole base dell’alimentazione con le madri scopriamo che ci sono problemi di tipo culturale che falsano completamente le regole nella famiglia stessa».

Regole che, invece, si cercano di far passare nella scuola con una serie di progetti e di lezioni oltre a regole ferree imposte nelle mense scolastiche dove, oltre alla ricchezza e varietà di alimenti, ci sono norme sulle porzioni e sui luoghi dove ospitare gli studenti ( «molti comuni stanno investendo» ha dichiarato la dottoressa Bianchi).
Un capitolo a parte meritano i distributori di merendine dislocati negli istituti e su cui l’Asl ha avviato una campagna "moralizzatrice" che punterà a sensibilizzare le aziende per dotare le macchinette nelle scuola di frutta e verdura, alimenti sicuramente deperibili e meno redditizi, ma indubbiamente più salubri.

Sull’attenzione ai centimetri di troppo, però, l’Asl sta registrando un aumento di sensibilità da parte della popolazione: solo quest’anno i bambini visitati dal counselling medico sportivo sono stati 819, mentre tutti i venerdì  vengono ricevuti dagli specialisti sei adulti.

Un gran lavoro per il dipartimento dell’Asl, anche se l’obesità rimane una delle malattie più gravi del nostro secolo. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Ottobre 2008
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