Parco Pineta, iniziato il censimento delle rondini
Le Guardie Ecologiche Volontarie stanno visitando le cascine sedi di allevamenti in cui la presenza dei nidi di rondine è più alta
E’ iniziato in questi giorni, presso 25 aziende agricole dislocate nel territorio del parco, il primo censimento delle Rondini (Hirundo rustica). Il progetto “Amici delle rondini” svolgerà un’importante opera di tutela per la specie salvaguardando, anche, la biodiversità caratteristica delle nostre zone.
Le Guardie Ecologiche Volontarie stanno visitando, dall’ultimo fine settimana, le cascine sedi di allevamenti (in particolare quello bovino) in cui la presenza dei nidi di rondine è più alta rispetto ad altri edifici agricoli e residenziali presenti all’interno del parco.
I nidi verranno individuati, fotografati e censiti per fare una prima stima numerica degli esemplari presenti nel territorio protetto del Parco. I volontari forniranno agli agricoltori anche informazioni e consigli per aiutarli a proteggere al meglio le rondini.
“Gli agricoltori sono i principali custodi della salvezza delle Rondini – ci spiega Guido Pinoli, direttore del Parco – il maggior numero di nidi si trova nelle cascine ed è per questo motivo che il progetto per la loro tutela è partito proprio cercando la collaborazione con le principali aziende agricole presenti nel territorio del Parco”.
La buona riuscita dell’iniziativa di salvaguardia dipende in una certa misura proprio dalla collaborazione che gli agricoltori vorranno fornire al Parco e alle Guardie Ecologiche Volontarie impegnate nel censimento.
In questi giorni le rondini stanno formando gli ultimi stormi per la partenza verso l’Africa. Un lungo viaggio che le porterà oltre il deserto del Sahara, arrivando in alcuni casi fino al Sud Africa. Tra un anno, a primavera, faranno ritorno proprio in quei nidi che da ora in avanti saranno tutelati sia dal Parco Pineta che dai suoi residenti.
Mario Clerici, Presidente del Parco Pineta, è convinto che “una capillare e corretta informazione servano innanzitutto a far comprendere a coloro che vivono e lavorano all’interno di un’area protetta, che il Parco è un bene prezioso e dobbiamo collaborare tutti insieme per difenderlo e custodirlo”.
Da Parco fanno sapere poi che tutti coloro che contribuiranno alla riuscita di questo progetto riceveranno un omaggio in segno di gratitudine per l’importante aiuto dato a sostegno del progetto “Amici delle rondini”.
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