Fontana: “Patto di stabilità, la Lega ha mandato un segnale”

Il sindaco: se non ci fanno fare investimenti non vale neanche la pena di fare il sindaco, ma che federalismo è?

"Abbiamo mandato sotto il governo sul patto di stabilità? Che segnale ragazzi, brava Lega". Parola di sindaco Fontana, qualche istante dopo la notizia: il Carroccio si astiene su un ordine del giorno del Pd alla Camera e mette sotto l’esecutivo sul patto di stabilità. "Bisogna insistere, se non ci fanno fare investimenti – commenta Fontana – non vale neanche la pena di fare il sindaco, ma che federalismo è?”.

La protesta dei sindaci messi in braghe di tela si fa sul serio, e ora i partiti la sostengono. La Lega dal governo e il Pd dall’opposizione. Però. Quello di oggi è solo un ordine del giorno. La deroga che permette a Roma di sforare negli investimenti per la metropolitana (caso unico), non è in realtà in discussione: “Però è un segnale forte e chiaro – dice Attilio Fontana, sindaco di Varese – la Lega ha voluto dire che non vogliamo essere presi in giro”. Ieri, il sindaco è stato ancora più chiaro. Se il governo privilegia chi sfora nei conti, e penalizza chi invece li tiene in ordine, vorrà dire che il futuro è in mano ai “cialtroni”.

 

"Sono contento che la Lega si sia astenuta alla Camera – spiega Fontana – il governo deve decidersi, negli ultimi tempi c’è stato un rallentamento inspiegabile della sua azione, scelte incomprensibili. Per quanto mi riguarda non finisce qua, porterò il problema anche alla riunione dell’Anci del 22 gennaio, sarà una dura lotta”. Analoghe posizioni sono state espresse da sindaci noti come Tosi di Verona e Gobbo di Treviso. Ma a questo punto, è l’ordine di scuderia che conta. Bossi avrebbe benedetto la protesta, dicendo ai suoi 202 sindaci di sforare il patto di stabilità come atto di disobbedienza civile contro l’ultima decisione del governo Berlusconi. Che ha inserito la deroga per la città di Roma, nel voto di fiducia sulle misure anticrisi, sottraendolo quindi alla discussione del parlamento, facendo arrabbiare perfino il presidente Fini.

La convergenza tra Pd e Lega, è stata oggi sancita dal voto a Montecitorio, ma la richiesta di togliere gli investimenti degli enti locali dal patto di stabilità, è datata almeno due mesi per il partito Democratico in Lombardia: “Ben venga la Lega su questa strada – dice infatti il coordinatore degli enti locali lombardi del Pd Alessando Alfieri ma noi siamo sempre stati coerenti su questo punto, gli investimenti di chi ha i conti a posto non possono essere bloccati”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Gennaio 2009
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