“Il Governo non può lasciare in mano a CAI il destino del trasporto aereo”

Nota unitaria di FiltCgil, FitCisl e Uilt sullo stato del trasporto aereo a Malpensa

Riceviamo e pubblichiamo 

 

Il 13 gennaio comincia ad operare la Nuova Alitalia, tutti i problemi iniziati con il Piano Prato ad aprile del 2008 sono rimasti tali anzi sono stati aggravati dalle ultime decisioni operative di CAI,  nonostante la cordata italiana il trasporto aereo nazionale sarà fortemente ridimensionato con gravi conseguenze per l’insieme del sistema economico e dell’insieme del Paese. 

 

Il 13 gennaio i lavoratori degli aeroporti milanesi inizieranno una lotta che si concluderà solo se si avranno delle risposte concrete ai temi che da oltre un anno sono stati posti a tutti i livelli istituzionali. 

 

Sosteniamo che per salvaguardare il trasporto aereo del Paese a fronte del fallimento della Compagnia di Bandiera si devono separare i destini della compagnia da quello degli aeroporti, per far ciò devono essere liberalizzati i diritti di traffico, lasciando libere le singole compagnie di scegliere l’aeroporto su cui operare, superando ogni vincolo protezionista determinato dagli accordi bilaterali tra Stati. La discontinuità  tra CAI e la vecchia Alitalia non può valere solo per lasciare i debiti alla collettività, licenziando o peggiorando le condizioni dei lavoratori rimasti,  mantenendo alla CAI stessa tutto il monopolio ed il protezionismo precedente  determinato dagli accordi bilaterali. 

 

Sosteniamo che l’effetto domino causato dal fallimento di Alitalia sull’insieme delle aziende di gestione e servizi aeroportuali, non può che essere trattato alla pari e con gli stessi ammortizzatori sociali, uguali a quelli stabiliti per decreto Legge per Alitalia. 

 

Sosteniamo che nel trasporto aereo in caso di passaggio di attività da un azienda ad un’altra deve essere applicata la tutela sociale per garantire il posto di lavoro e i diritti acquisiti dai lavoratori che già lavorano in quella situazione evitando dumping sociale. 

 

Sosteniamo che il 13 gennaio i voli cargo di Alitalia devono poter continuare ad operare anche sotto il Commissario, per impedire che da subito più di 500 lavoratori restino senza il posto di lavoro. 

 

Questi temi sono sostenuti dal movimento dei lavoratori dall’inizio della vicenda Alitalia, oggi non sono più rinviabili, visto il risultato del passaggio non solo di Alitalia ma anche di Air One alla CAI, che aggrava ulteriormente sia la questione occupazionale sia il sistema trasporto aereo italiano che ne esce ancora più penalizzato. 

 

Su tutti questi temi è stata indetta la procedura di raffreddamento prima fase per la proclamazione di uno sciopero generale del trasporto aereo della Lombardia, contro le mancate risposte dei livelli istituzionali.  

 

Non accetteremo scelte che vedano licenziamenti dei lavoratori. La mobilitazione sarà continua.

 

 

FiltCgil, FitCisl e Uilt

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Gennaio 2009
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