Quando un Cardinale sa guardare oltre la miopia dei politici

L'intervento del primo cittadino di Cavaria con Premezzo dopo la visita del cardinal Dionigi Tettamanzi a Varese e le contestazioni della Lega Nord

 

L’intervento del primo cittadino di Cavaria con Premezzo dopo la visita del cardinal Dionigi Tettamanzi a Varese e le contestazioni della Lega Nord 

 

Mi è dispiaciuto non poter essere presente, per impegni assunti in precedenza, all’incontro tra il Cardinale Dionigi Tettamanzi e gli amministratori pubblici della Provincia di Varese.

 

Sia perché avrei voluto testimoniare al Cardinale la mia vicinanza e la mia solidarietà di fronte al triste carnevale inscenato da militanti della Lega Nord, con striscioni vergognosi e inutilmente sarcastici, sia perché avrei voluto ascoltare direttamente il suo intervento, del quale un autorevole giornale d’opinione come "La Stampa" di Torino ha pubblicato un ampio estratto nella prima pagina dell’edizione odierna.

 

E leggo un po’ sbalordito, sui quotidiani di oggi, le dichiarazioni di alcuni dei maggiori esponenti leghisti di Varese e provincia, tutti preoccupati di criticare la presunta "remissività" del Cardinale nei confronti dell’Islam. Che i seguaci del dio Po vogliano insegnare il Cristianesimo ad un Cardinale è sicuramente sintomo della confusione dei tempi.

 

Personalmente penso che questi dirigenti leghisti, e tutti noi amministratori locali, e non solo noi, dovremmo invece riflettere sulla verità contenuta nelle parole del Cardinale, sul rischio – denunciato da Dionigi Tettamanzi, e sicuramente reale – che la politica diventi soprattutto esibizione di chi la fa, sulla necessità, per noi e per tutti, di avere comportamenti sobri, e solidali con chi ha maggiori difficoltà in questi tempi certo non facili.

 

Dovremmo e dobbiamo riflettere – uso ancora le parole del Cardinale – "su che cosa è davvero urgente e prioritario e cosa non lo è, rispetto al bene delle gente che abita il territorio da noi amministrato". La crisi economica, mondiale e nazionale, che stiamo attraversando, che si affianca ad una crisi dei valori e della politica, non è una crisi di poco conto, e la realtà che sta emergendo giorno per giorno, malgrado la "cortina fumogena" dei falsi ottimisti, ce lo conferma. È una fase difficile da cui si può uscire insieme, con maggior solidarietà, sapendo fare le scelte giuste e rinunciando a quegli orpelli, a quell’egoismo e a quell’edonismo che ci hanno portato in questa situazione. Oppure si può incancrenire e incanaglire, se prevale la scelta di continuare ad indicare ai cittadini nemici esterni ed interni da criminalizzare per distrarre i cittadini stessi dalla realtà dei problemi. Che un cardinale – che è il Cardinale di Milano, non quello di Kabul come ci dicono i leghisti – sappia indicare la strada anche a fronte della miopia di troppa parte della classe politica è indubbiamente utile per tutti.  

 

Ruggero Busellato
sindaco di Cavaria con Premezzo

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2009
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