Ricordati gli eroi che aiutarono gli ebrei

I finanzieri Domenico Amato e Tullio Centurioni pagarono con la vita l'azione umanitaria svolta dopo l'armistizio. Alla loro memoria sono state consegnate le medaglie d'oro concesse dal Presidente Napolitano

Aiutarono ebrei e perseguitati politici a salvarsi in Svizzera dopo l’8 settembre e pagaro con la prigionia e la vita il loro gesto umanitario. L’appuntato Domenico Amato e il finanziere Tullio Centurioni, entrambi militari nella Guardia di Finanza, sono stati ricordati questa mattina – venerdì 30 gennaio – in occasione del conferimento della medaglia d’oro alla memoria concessa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Giornata speciale quindi per le Fiamme Gialle del comando provinciale di Varese e per il Comune di Porto Ceresio: stamattina nella palestra di Porto si è infatti tenuta la cerimonia solenne alla presenza di un reparto in armi.
Le medaglie sono state consegnate ai sindaci dei due comuni di provenienza dei finanzieri, il casertano San Nicola la Strada per Amato e il veronese Doné per Centurioni. I due militari, dopo l’armistizio del settembre ’43, aiutarono alcuni profughi ebrei e alcuni perseguitati per fini politici a superare il confine e a mettersi in salvo. Un’azione che venne scoperta dalla polizia di frontiera tedesca che arrestò Amato e Centurioni e in seguito li fece deportare nel campo di concentramento di Mathausen. Lì Amato morì, mentre Centurioni fu dichiarato disperso.
La cerimonia odierna ha voluto ricordare quel sacrificio la cui importanza è stata sottolineata dal comandante della Guardia di Finanza di Varese, dal sindaco di Porto Ceresio e dal presidente della comunità ebraica di Milano, che sono intervenuti davanti a una platea in cui spiccavano, tra gli altri, gli studenti della locale scuola media e di altri istituti presenti nella zona di Porto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Gennaio 2009
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