Treno vietato ai disabili: la pedana non funziona

Una fedele lettrice ci racconta la sua quotidiana odissea sul Malpensa-Cadorna

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una fedele lettrice, Angela Gambirasio, che racconta la sua disavventura (per essere onesti non la prima) che da giorni la vede protagonista alla stazione di Malpensa. Angela si muove su una sedia a rotelle a motore e ogni mattina va a lavorare al Centro per l’Orientamento allo Studio e alle Professioni dell’Università degli Studi di Milano. Da una settimana arriva in ritardo, dopo una quotidiana "piccola odissea".

Settimana scorsa ho fatto la regolare prescrizione per i treni che avrei usato questa settimana. La prescrizione serve a garantire la necessaria assistenza in termini di personale eventuale e accessibilità del treno. Ciò nonostante, questa settimana mi è capitato già quattro o cinque volte che il treno su cui dovevo viaggiare avesse la pedana non funzionante. Ho viaggiato comunque, sempre grazie ai volontari che si offrivano di volta in volta di sollevare la carrozzina elettrica con me sopra (Capotreno, macchinisti, passeggeri…). Il macchinista (almeno credo fosse il macchinista) che mi ha infine aiutato stamattina (venerdì 16 gennaio) era lo stesso che mi aveva aiutato anche in settimana.
Questa mattina il Capotreno (matr. 10865) ha controllato il funzionamento delle pedane prima di partire da Milano Cadorna. Sul pezzo era indicato che entrambe le pedane non funzionavano e tale segnalazione aveva data 14/1, nononstante comunque i problemi vi fossero già dal 12/1. Il Capotreno ha contattato la verifica e ha richiesto il cambio del pezzo. Tale cambio non è stato concesso e gli sono state date disposizioni scritte e firmate (mi ha mostrato il foglio) di partire ugualmente nonostante entrambe le pedane fossero guaste. Il Capotreno mi ha poi informato che il responsabile della verifica gli aveva sconsigliato di aiutarmi manualmente a salire, dal momento che eventuali incidenti sarebbero stati a suo carico. Giunto a Malpensa, il Capotreno ha contattato nuovamente i suoi superiori, che gli hanno detto di partire e lasciarmi nella stazione di Malpensa.
Io ho contattato il numero per le prescrizioni (02.85114533) a cui mi hanno risposto che avrebbero provato a trovare una soluzione. Diversi presenti mi hanno esortato a chiamare i Carabinieri.
Alle 8.10 sono comunque salita sul treno grazie a mio marito, il macchinista (almeno credo fosse il macchinista) e un addetto alla sicurezza che era presente. Il Capotreno si è scusato di non potermi aiutare perchè comunque soffriva d’ernia.
Alla stazione di Cadorna sono scesa immediatamente grazie al trabattello manuale, non previsto nella stazione di Malpensa nonostante io non sia l’unico disabile a usufruire di quel treno di collegamento dall’aeroporto internazionale di Malpensa.

Angela Gambirasio

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2009
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