Elezioni, con chi stare? Il Pd solbiatese lo chiede al gatto Tobia

A Solbiate Olona i movimenti per la campagna elettorale iniziano a diventare evidenti partendo dal singolare caso di Ivan Vaghi, fondatore del Pd solbiatese, che porta avanti nel suo blog un intenso dialogo col gatto della vicina al quale spiega nei minimi dettagli la politica solbiatese e i dilemmi del partito. Dilemmi che a Solbiate sono più evidenti da quando il sindaco e l’opposizione in paese sono entrambi di centro-destra. Con chi stare? Tobia il gatto ascolta, o così pare, ma non dà risposte. In lista con l’opposizione? Da soli? Con la Lega? L’ultima ipotesi sembra essere quella meno plausibile allo stesso Vaghi mentre appoggiare l’uscente Giuseppe Bianchi non piace a Tobia, che sembra aver letto "La Casta" e giudica l’attuale giunta al potere da troppo tempo. Per il Pd la strada da scegliere è sbarrata e sembra che un’alleanza con alcuni esponenti di Forza Italia sia il male minore.

Tobia si fa un’idea della politica solbiatese con il giusto distacco e in cambio di lauti pasti che fuoriescono dal frigorifero mentre il Pd prende forma e nasce come circolo anche a Solbiate Olona: «Tobia miagola di nuovo lasciando intendere che è abbastanza perplesso dalla scelta, come è possibile che esponenti di area ideologica Pd possano lavorare con esponenti di area ideologica di Forza Italia e An?». La domanda che Vaghi fa porre al gatto è fondamentale. Nel frattempo a fare il primo passo è la lista "Progetto Solbiate", lista civica formata da cittadini ma che non hanno espresso un candidato sindaco al momento. Certo è l’appoggio dell’ex-sindaco Antonello Colombo che, però, esclude la candidatura. Giuseppe Bianchi, sindaco uscente, allo stato attuale delle cose, sembra essere l’unico a poter aspirare alla rielezione. Dopo Tobia è toccato al cane Jenna di Lucio Ghioldi, altro esponente del Pd solbiatese, ascoltare di fatti e cronache politiche. Si sa che, però, l’unico a ottenere risultati da un serrato dialogo con gli animali fu San Francesco per poteri concessigli da qualcuno che sta più in alto.