40 milioni di euro per le aziende travolte dalla “crisi Malpensa”

Siglato l'accordo da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Provincia di Varese per garantire l'accesso agli ammortizzatori sociali. Villa Recalcati continuerà a gestire le richieste per le aziende con meno di 16 dipendenti

E’ stato siglato in questi giorni da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Provincia di Varese e rappresentanti delle parti sociali il protocollo di intesa che avvia l’iter per garantire anche per il 2009 l’accesso agli ammortizzatori sociali alle aziende coinvolte nella crisi occupazionale causata dai nuovi assetti di Malpensa. 
Grazie ad un protocollo di intesa firmato da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Provincia di Varese e rappresentanti delle parti sociali, infatti, le aziende lombarde coinvolte nei processi di riorganizzazione derivanti dai nuovi assetti del sistema aeroportuale potranno anche nel 2009 accedere agli ammortizzatori sociali in deroga alla vigente normativa, come previsto dal decreto Milleproroghe.  
La crisi occupazionale che coinvolge le imprese della regione le cui attività sono collegate direttamente o indirettamente a realtà economiche attive in Malpensa o ai flussi di passeggeri generati dall’aeroporto, non ha infatti trovato una soluzione, è anzi aggravata dalla congiuntura economica attuale. 
Per l’anno 2009 le risorse messe a disposizione dal Ministero del Lavoro ammontano a 40 milioni di euro (come per il 2008), che serviranno per garantire l’accesso agli strumenti della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria in deroga e della mobilità a tutte le aziende lombarde e piemontesi coinvolte nella “crisi Malpensa”.
Il protocollo di intesa siglato in Regione prevede inoltre che i programmi di gestione delle crisi occupazionali per cui vengono richiesti gli ammortizzatori sociali, possano anche prevedere azioni di politiche attive del lavoro finalizzate alla riqualificazione professionale e al rempiego dei lavoratori coinvolti. 
«Il protocollo che abbiamo siglato nei giorni scorsi in Regione garantirà anche per quest’anno la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali a molte aziende varesine che operano nell’ambito di Malpensa. Uno strumento importante in questa fase in cui le criticità legate alla riorganizzazione dell’aeroporto si sommano agli effetti della crisi economica – ha dichiarato l’assessore provinciale al Lavoro e Politiche giovanili Alessandro Fagioli –. L’impegno della Provincia di Varese e delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali del territorio affinché le nostre aziende avessero un adeguato sostegno è stato confortato dai dati del 2008 relativi all’utilizzo di queste risorse. E’ chiaro che la crisi del sistema aeroportuale è più forte nell’ambito territoriale vicino al suo epicentro e quindi, purtroppo, sul territorio varesino. Conservare e mantenere uno strumento dedicato per le aziende varesine legate a Malpensa è un risultato strategico anche nell’ottica di un auspicato rilancio dell’aeroporto».
 
Il Presidente della Provincia Dario Galli: «Si tratta di un altro passaggio fondamentale che dimostra che accanto alla battaglia politica di principio che la Lega fa per la valorizzazione di Malpensa e contro il comportamento disinvolto di Alitalia, c’è anche l’aspetto altrettanto importante del lavoro quotidiano che punta ai risultati che contano. L’anno scorso ci furono i primi 40 milioni di euro e quest’anno, grazie al lavoro della Lega al Governo, vengono messe a disposizioni cifre equivalenti. Noi siamo sempre stati convinti che Malpensa, senza Alitalia, tornerà a essere il più grande aeroporto del Sud Europa e i primi segnali sono ormai evidenti con l’arrivo di nuove compagnie aeree e nuove rotte. Certo, sul transitorio la cosa più importante è ridurre al minimo i disagi per le famiglie dei lavoratori a rischio».
 
Come già nello scorso anno, la Provincia di Varese continuerà a gestire direttamente la fase istruttoria delle richieste per le aziende con meno di 16 dipendenti, che avranno così un riferimento diretto sul territorio e metterà a disposizione la sua esperienza per iniziative di politiche attive del lavoro finalizzate a favorire la ricollocazione del personale delle aziende, di ogni dimensione, per le quali sia stato presentato un piano di gestione degli esuberi.

Secondo i sindacati dell’area di Malpensa le richieste di cassa integrazione nelle prime settimane del 2009 sono aumentate di circa il 30 per cento rispetto allo scorso anno: «Visto che secondo il Governo a Malpensa la crisi non c’è – chiosa caustico Flavio Nossa di Cgil -, tirino fuori i soldi per la cassa in deroga anche per il 2010 e 2011».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2009
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