La letteratura entra in fabbrica, il Premio Chiara volta pagina

La nuova edizione della kermesse letteraria sarà incentrata sul rapporto tra cultura industriale del territorio, letteratura e cinema. Riproposti i seminari di scrittura e sul cinema, una mostra dedicata a Varlin. Premiazione del premio Chiara Giovani a Malpensa

Quando si parla del Varesotto  e della sua gente si cita spesso la «cultura del saper fare», cioè una serie di saperi legati all’industria, all’artigianato e al lavoro. Una cultura rimasta troppo tempo sottotraccia, ma che paradossalmente in questo periodo di crisi economica è riaffiorata con forza. Su iniziativa della Camera di Commercio è, infatti, appena nato il Museoweb (nome infelice per una realtà bella e dinamica), un lavoro multimediale straordinario dedicato alle industrie del territorio. E non più di un mese fa, è stato istituito in provincia di Varese il distretto aerospaziale lombardo. Un sigillo importante per una storia che è iniziata un secolo fa nella brughiera. A tutto ciò bisogna aggiungere che l’università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza ha un importante e ricco archivio dedicato al cinema industriale.
Che quella del saper fare non sia una cultura di serie «B», se ne è accorto anche il Premio Chiara – Festival del racconto che per l’edizione 2009 si concentra  intorno a questa  «intrigante novità», ovvero «il racconto di industria e parole, di industria e cinema, di industria e comunicazione». Cambio di prospettiva anche per il Premio Chiara Giovani che propone il tema “Volere e volare” con la premiazione dei finalisti a Malpensa o a Volandia (è ancora da decidere).
Intorno a queste novità, Romano Oldrini (presidente dell’associazione “Amici di Piero Chiara") e Bambi Lazzati (direttore organizzativo del premio) ripropongono la formula che fino a oggi è stata vincente: seminari di scrittura e sul cinema, sezione dedicata ai bambini e arte. Confermata anche la squadra formata da Matteo Inzaghi, direttore di Rete55, Mauro Gervasini, giornalista e critico cinematografico,  Riccardo Prina, giornalista e critico d’arte, e Paolo Zanzi, grafico.
Rimane forte il rapporto del premio con il Canton Ticino, come ha sottolineato il ministro Roberto Mazzotta, console italiano a Lugano, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione. La mostra d’arte sarà dedicata all’artista svizzero Willy Varlin.
Anche se la convenzione tra la Provincia e il Premio Chiara scade quest’anno, il presidente Dario Galli, l’assessore Francesca Brianza e il presidente del Consiglio provinciale Luca Macchi confermano e rilanciano con entusiasmo l’impegno. Quest’ultimo ha fatto un appello a tutti i comuni della provincia per sostenere il Premio Chiara. Appello già raccolto dai comuni di Ferno e Samarate.
Conferme sono arrivate anche dall’assessore regionale Massimo Zanello che ha inviato un saluto scritto e dal Comune di Varese, per voce del dirigente della Cultura Andrea Campane. Infine, la vera novità, il Premio Chiara è sbarcato su Facebook.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2009
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