Agesp Servizi, il PD denuncia un conflitto d’interessi: “Inopportuni gli incarichi dirigenziali”
Interrogazione da question time a firma del capogruppo Valerio Mariani: "presidente e amministratore delegato lavorano nel settore immobiliare". La società dovrà gestire tra l'altro le alienazioni di immobili comunali previste nel bilancio 2009
Torna d’attualità il conflitto d’interessi anche a Busto Arsizio. A risollevare la questione è il Partito Democratico, dopo che qualche mese fa già il consigliere comunale de La Voce della Città Audio Porfidio aveva tuonato alla sua maniera sul tema. Il PD propone tramite il suo capogruppo Valerio Mariani un’interrogazione con risposta nel “periodo delle interrogazioni” o question time su una possibile incompatbilità di incarico in Agesp Servizi (chiamata impropriamente Agesp srl nel testo, ndr).
La premessa è che il piano industriale di Agesp Servizi approvato dal consiglio comunale nel bilancio di previsione 2009 prevede tra le attività di Property Management la gestione amministrativa degli immobilili finalizzata “….all’efficace messa a reddito ed alla successiva gestione amministrativa-contabile del patrimonio immobiliare (edifici e terreni) di proprietà dell’amministrazione comunale….”. Mariani è venuto a conoscenza che "il Presidente e l’Amministratore delegato di Agesp Servizi (Sergio Bellani e Maria Paola Reguzzoni ndr) svolgono direttamente o indirettamente attività lavorative attinenti la compravendità di immobili". Su questa base, chiede di conoscere "se le attività lavorative del Presidente e dell’Amministratore Delegato di Agesp Servizi siano compatibili con l’incarico che svolgono". A questo punto a dare un risposta pubblica, in consiglio comunale, dovrà essere l’amministrazione. Risposta che resterà però, dato lo strumento del question time, "secca", priva cioè di discussione pubblica in aula. E per la maggioranza, ultimamente con qualche mal di pancia interno, è meglio così: non c’è rischio che il Pierino di turno prenda la parola in materia per dire la sua. Ci guadagna in compenso la celerità con cui si può ottenere risposta in consiglio, rispetto all’interrogazione "classica".
«Sì, perchè la questione è politica» ribadisce Mariani commentando l’interrogazione presentata, «occorre chiarezza, ci siamo confrontati come gruppo consiliare e troviamo che non sia assolutamente opportuna la presenza di due persone coinvolte anche solo indirettamente nel settore immobiliare nella gestione della Servizi. Parliamo del patrimonio comunale: siamo usciti allo scoperto dopo l’approvazione del bilancio perchè ora abbiamo più chiaro quali siano gli indirizzi per le alienazioni degli immobili» (e quanto "pesino"). «È una questione di etica, e se altri prima di noi l’avevano sollevata, ben venga. Non staremo alla finestra a guardare».
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