Fagnano Olona aiuta Fagnano Alto, nella tragedia nasce un gemellaggio

 Fagnano aiuta Fagnano. Il terremoto in Abruzzo ha messo in moto una immensa catena di solidarietà in tutto il paese che, seppur senza dimenticare l’incredibile tragedia, ha unito due comunità: Fagnano Olona, in provincia di Varese, e Fagnano Alto, in provincia de L’Aquila. Dopo aver sentito in tv il sindaco del paesino abruzzese che lamentava i disastri patiti dal piccolo centro il sindaco della Fagnano del nord Santino Rossi ha deciso di indirizzare proprio lì gli aiuti che l’amministrazione, la giunta , le associazioni e i singoli cittadini stanno mettendo in campo per l’Abruzzo: «Inizialmente abbiamo raccolto 5 mila euro come amministrazione e 1000 euro come giunta – ha detto il sindaco – poi abbiamo aperto un conto corrente del Comune per allargare la raccolta fondi a cittadini e associazioni di Fagnano Olona».

Il conto corrente è il 206 della tesoreria comunale presso la Banca di Legnano ed è aperto a chiunque voglia contribuire con una cifra libera. La scoperta della presenza di un comune omonimo nelle zone terremotate ha spinto sindaco e giunta a decidere di far convergere proprio lì l’aiuto dei fagnanesi della provincia di Varese. Fagnano Alto, infatti, è un piccolissimo centro a 660 metri d’altezza, sull’appennino umbro e si trova qualche chilometro a sud di L’Aquila. Se non si farà presto a ricostruire le case distrutte e lesionate questa Fagnano potrebbe sparire visto l’andamento demografico del piccolo centro che, se fino agli anni’40 contava 2600 abitanti, oggi ne conta poco più di 400 con la tendenza allo spopolamento continuo.

«Appena potrò contatterò il primo cittadino di questo piccolo centro – ha detto ancora Santino Rossi – nel frattempo mi appello al buon cuore dei miei concittadini e chiedo di contribuire, anche con poco, alla raccolta fondi. Ho coinvolto anche le associazioni in questa gara di solidarietà per aiutare un paese che ha lo stesso nome del nostro». Anche in queste piccole storie si rispecchia l’Italia che, a dispetto di regionalismi e secessionismi vari, sa riconoscersi in un nome e, dunque, in un’unica radice. Chissà che proprio da qui non nasca un nuovo gemellaggio e che Fagnano Alto non riesca ad invertire la sua tendenza allo spopolamento per rifiorire nuovamente.