Falsi allarmi e interferenze, denunciato “hacker” della radio

L'uomo è stato rintracciato dalle forze dell'ordine. È accusato di aver allertato la polizia per emergenze inesistenti

Disturbava la rete radio della polizia diffondendo falsi allarmi e chiedendo aiuto per emergenze inesistenti. Un uomo di 43 anni residente nel Canton Ticino è stato rintracciato dalla Polizia Cantonale dopo una lunga indagine. Nella sua abitazione nel Locarnese è stato trovato e sequestrato del materiale elettronico e informatico. L’uomo sarà denunciato al Ministero pubblico per falso allarme, ascolto e registrazione di conversazioni estranee, abuso di impianti di telecomunicazioni, interferenze con il traffico delle telecomunicazioni e la radiodiffusione.

 

Durante l’inchiesta penale è anche emerso che l’uomo aveva generato dei falsi allarmi, chiamando gli enti di soccorso e sostenendo d’essere in pericolo in alta montagna. Dal 2006 inoltre la radio della Polizia Cantonale era soggetta a interferenze che causavano problemi all’organizzazione e alla  sicurezza. L’autore è stato identificato grazie alla collaborazione tra gli agenti e l’Ufficio federale delle Comunicazioni.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 28 Aprile 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.