Il futuro a Tradate. Capire gli esprimenti che cambieranno il mondo

Maurice Campagna, scienziato del Cern, ospite del Gruppo astronomico tradatese al cinema Grassi lunedì 20 aprile. Tra gli argomenti in programma anche la nascita dell’universo attraverso l’acceleratore recentemente al centro delle cronache

Cern 2009: gli esperimenti che cambieranno il mondo”. È il titolo dell’incontro organizzata dal Gruppo astronomico tradatese in programma per il 20 aprile alle 21 al cinema Paolo Grassi. Protagonista della serata lo scienziato di fama internazionale che arriva direttamente dal Cern di Ginevra, Maurice Campagna, un fisico di grande nome presso il Politecnico di Zurigo e membro dell’American Physical Society.
Campagna ha lavorato come ricercatore in Inghilterra e negli Stati uniti, nei famosi laboratori Bell Telephone. E’ stato professore di Fisica Applicata e Direttore per la ricerca all’ Università di Aquisgrana e Colonia, nonché alla scuola Politecnica Federale di Zurigo. Attualmente è membro della Commissione svizzera per la concessione di fondi al Cern di Ginevra e all’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea.
«In poche parole si tratta di uno scienziato di grande carisma – spiega Cesare Guaita, presidente del Gat -. Lo abbiamo voluto proprio come esperto di problemi concernenti i futuri esperimenti del Cern di Ginevra. Inutile dire che l’attesa per la conferenza di Lunedì è molto grande. Dopo una breve escursione sui progressi della scienza e della tecnologia degli ultimi 400 anni, verranno illustrate le scoperte più significative della fisica del secolo ventesimo, in risposta alle domande che hanno occupato e che occupano attualmente l’essere umano riguardo l’origine, la natura e l’evoluzione dell’universo».
 
«Tutto questo come base per capire cosa ci si aspetta dai nuovi esperimenti del Cern di Ginevra ed in particolare dall’LHC (Large Hadron Collider), il tunnel ad altissimo vuoto dove verranno fatti scontrare alla velocità della luce protoni contro antiprotoni, nella speranza che le inimmaginabili energie in gioco si materializzino in particelle di grande massa ancora sconosciute – prosegue Guaita -. Se queste particelle si materializzeranno nell’ LHC è probabile che riusciremo a penetrare un po’ meglio in un paio di problemi davvero essenziali per gli scienziati di questa generazione: vale a dire come è nato l’Universo (se mai e nato!) e di cosa è fatta la materia e l’energia oscura che sembra sia il suo componente primario».

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Pubblicato il 20 Aprile 2009
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