La Polizia come il 118: costruiamo una “cabina di regia” provinciale

La proposta del sindacato varesino della Polizia di Stato (SIAP-UIL). «È impressionante la serie di costose proposte che negli ultimi dieci anni sono state avanzate in Lombardia in tema di sicurezza»

«È impressionante la lunga serie di costose proposte che negli ultimi dieci anni sono state avanzate in Lombardia in tema di sicurezza». Così il sindacato varesino della Polizia di Stato (SIAP-UIL) commenta alcune proposte come la Regionalizzazione della Polizia di Stato, la creazione di un mercato della sicurezza, la costituzione delle Polizie Regionali, tanto per citarne alcune. Da ultimo il fenomeno del Rondismo, una tendenza allarmante, rispetto a cui ci aspettiamo almeno che i “volontari” siano selezionati fra soggetti incensurati, come fondamentale criterio di prudenza per chiunque eserciti funzioni di pubblica sicurezza.
«Per contro – spiega il Segretario provinciale Siap-Uil Francesco Cianci -, è impressionante anche la lunga serie di tagli alle risorse delle Forze di Polizia Nazionali che in quegli stessi anni si sono succeduti. L’ultimo “regalo” è stato in questi giorni un rinnovo contrattuale di 36 euro lordi, anziché risparmiare abrogando gli Enti inutili». Queste scelte hanno coinvolto duramente anche i Vigili del Fuoco, un’altra forza insostituibile per il soccorso pubblico di emergenza, di conseguenza, in queste Istituzioni vacilla la possibilità di assicurare interventi al passo con le esigenze che si manifestano nel territorio. «Emerge insomma – continua Cianci – la tendenza a creare dei “contropoteri” di stampo territoriale, anziché rendere le Istituzioni in grado di garantire delle moderne forme di “sicurezza diffusa”. È per questo che oggi, proprio mentre la gente si preoccupa per gli episodi di criminalità, e le cronache dimostrano come anche la Brianza e l’Alto Milanese siano sotto l’assedio della mafia, occorre chiedersi quali risposte siano realmente in grado di fornire le Forze di Polizia, date le condizioni di grave difficoltà in cui sono state ridotte».
Secondo il sindacato, neppure la tanto sbandierata funzione di “prossimità” è esente dalle contraddizioni proprie di questo periodo. «Avrebbe dovuto trovare nella Polizia Locale il primo riferimento – chiarisce Cianci-, invece con l’istituzione dei Poliziotti e dei Carabinieri di Quartiere se ne è fatto carico alle Forze di Polizia Nazionali, in quella strana “sussidiarietà alla rovescia” che sottrae altri uomini ed altre risorse ad Istituzioni già in difficoltà». Non va meglio neppure in tema di attuazione dei “Piani coordinati di controllo del territorio”, che si sono rivelati strumenti rigidi, rallentando ed “ingessando” l’azione delle Forze di Polizia sul territorio.
«Non sarà arrivato il momento di invertire la tendenza? – si chiede il sindacato -. In tal caso bisognerà rispondere ad una semplice domanda: l’azione investigativa delle Forze di Polizia è coordinata dalle Procure della Repubblica, ma l’azione di prevenzione e di pronto intervento, chi la coordina?». Proprio a questa domanda l’1 aprile di 28 anni fa ha tentato di rispondere la Legge 121/81, che malgrado sia stata il passo fondamentale in direzione della modernizzazione del sistema delle Forze di Polizia in Italia. «Ancor oggi è rimasta paradossalmente una delle leggi meno applicate – lamenta Cianci -. L’esigenza di razionalizzazione, di raccordo e di coordinamento all’azione di prevenzione e di pronto intervento sul territorio delle Forze di Polizia Nazionali, soprattutto in questo periodo di vera e propria “emergenza risorse”, potrebbe trovare una concreta risposta nella costituzione di Sale Operative Unificate, che oltre a realizzare finalmente le previsioni della L.121/81, potrebbero essere istituite al posto delle ronde».
Ecco quindi la proposta del sindacato. Se la provincia di Varese è stata eletta al ruolo di “laboratorio per la sicurezza”, perché non cominciare proprio da qui a costituire queste Sale Operative Unificate cui facciano capo tutte le pattuglie che in ogni momento presidiano il territorio, adottando quelle stesse logiche di coordinamento che molti anni fa hanno ispirato l’istituzione di quell’altro servizio di emergenza che è il 118? «Oltre a costituire una “cabina di regia” sempre in presa diretta con l’intera azione sviluppata sul territorio dalla Forze di Polizia Nazionali – spiega Cianci -, sarebbero certamente anche una buona occasione almeno per quei Sindaci che vogliono veramente collaborare, per costruire una rete, un sistema integrato di prevenzione con il concorso della Polizia Locale (Amministrativa).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Aprile 2009
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