«Le nuove rotonde rendono inutile realizzare lo svincolo Saronno sud»

L’analisi del comitato “No allo svincolo” dopo diversi mesi dall’apertura provvisoria delle rotonde di fronte all’attuale uscita dell’autostrada

riceviamo e pubblichiamo
 
Pochi giorni fa l’ANAS ha approvato il progetto definitivo dell’ampliamento alla terza corsia della A9 comprendente il nuovo svincolo Saronno Sud, un ulteriore passo verso la realizzazione di questa opera dannosa e per nulla funzionale.
Eppure una delle motivazioni principali, quella cioè di ”sgravare l’attuale svincolo di Saronno che risulta sempre molto congestionato per problemi di innesto sulla viabilita’ ordinaria (ex S.S. 233 «Varesina»)” , è superata, e quindi oggi viene a mancare un presupposto essenziale per la realizzazione del nuovo svincolo Saronno Sud.
Infatti il sistema di rotatorie realizzato nell’area Esselunga, come da noi auspicato da anni, sta fluidificando il traffico e ha reso ancor più palese l’inutilità del nuovo svincolo Saronno sud per la soluzione del problema traffico. Le code che prima si formavano ai semafori del crocevia Lazzaroni all’uscita dell’autostrada oggi non esistono più.
Il beneficio è evidente, lo sarebbe stato ancor più se, invece di concedere l’ampliamento degli spazi commerciali alla Società Esselunga, fosse stata realizzata su quel terreno un’altra rotatoria, capace di separare i flussi di traffico in entrata e uscita dall’autostrada, e quindi di migliorare ulteriormente la viabilità.
Il sistema di rotatorie, compresa quest’ultima quarta rotonda, era una proposta razionale e di buon senso avanzata nel 2005 dall’allora Amministrazione Comunale de “Il Centrosinistra di Uboldo” e sostenuta dal Comitato in quanto reale alternativa al nuovo svincolo.
Se poi volessimo valutare le conseguenze della crisi economica sui flussi di traffico avremmo un ulteriore motivazione per ripensare i progetti di Varesina bis e svincolo Saronno sud.
Il buon senso quindi suggerirebbe quanto meno di sospendere la loro realizzazione, invece si continua come nulla fosse.
Per questi motivi, pur ribadendo la nostra totale contrarietà allo svincolo e chiedendone quanto meno la sospensione, vogliamo ricordare che nella conferenza dei servizi di Roma del 20 di aprile 2007, solo grazie all’opposizione dei cittadini, del Comitato e all’impegno dell’Amministrazione de Il Centrosinistra di Uboldo si era raggiunto il risultato di uno svincolo ridimensionato, interrato e collegato, il cosiddetto progetto fase 2 sostenuto dalla stessa Regione Lombardia e dalla provincia di Varese.
Il Comitato ha sempre agito per non realizzare lo svincolo.
Chi invece, come l’effimera Amministrazione Guzzetti, ha avuto in eredità una situazione decisamente positiva, non è stato capace neppure di portare a termine quanto pomposamente proclamato per mesi nell’estate 2007: accordi, piscina, compensazioni, ecc..
Ci ripromettiamo di documentare quanto prima la reale consistenza di tali “conquiste” di Guzzetti ma possiamo sin d’ora già dire che consistevano in poco più di quanto già ottenuto con l’opposizione del Comitato, dei cittadini e dell’Amministrazione precedente!
Oggi sui giornali si leggono dichiarazioni senza senso e improntate al classico scaricabarile di responsabilità: “la scelta di trascinare in Tribunale la questione elezioni non ci ha consentito di concludere l’accordo che avevo personalmente sottoscritto il 20 di luglio 2007, in cui Uboldo portava a casa molte compensazioni” dichiara Guzzetti.
Ma chi si vuole incantare? Il ricorso al Tribunale del Centrosinistra è antecedente il 20 luglio 2007, quindi o Guzzetti ha siglato un accordo sapendo che poteva risultare inutile ( fatto molto grave) oppure più realisticamente non ha avuto la determinazione necessaria in primis nei confronti della Regione Lombardia di pretendere la conclusione degli accordi.
In poche e semplici parole non ha portato a casa nulla, vittima della propria soggezione verso i “poteri forti”. Al decisionismo confusionario e distruttivo in altri campi (vedi nuova palestra e Piano di Lottizzazione senza bando di gara) è corrisposta una grande remissività sulla questione svincolo.
Guzzetti ora parla di 3 milioni di euro di compensazione persi da Uboldo (ed è un’altra gigantesca balla sbandierata sulla stampa!): 300 euro per cittadino vivente, escluse tutte le future generazioni. Valuta 300 euro a testa (perdipiù, ribadiamo, menzogneri) la perdita della salute, il peggioramento della nostra qualità di vita, e la inevitabile svalutazione delle case degli uboldesi! Noi ribadiamo che di fronte ai danni gravi e irreversibili di una devastazione territoriale non esiste alcuna compensazione e che la salute e la qualità della vita dei cittadini non hanno prezzo.
Allora a chi addossare l’eventuale responsabilità?
Certo non al Comitato e ai cittadini che lo svincolo non lo hanno mai voluto, neppure all’ Amministrazione de Il Centrosinistra di Uboldo, ingiustamente esclusa dalla competizione elettorale e quindi impossibilitata a portare avanti le proprie posizioni in sede amministrativa.
Certo è da imputare a chi, per debolezza o incapacità, non ha saputo far valere i risultati che erano già stati ottenuti dal Comitato e dalla precedente Amministrazione.
Se verrà realizzato uno svincolo diverso da quanto ottenuto nella conferenza dei servizi, i cittadini sanno chi ringraziare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Aprile 2009
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