Piazzale Kennedy, in vista la fine dei lavori

Domani al via le asfaltature: "per Pasqua la percorribilità del tracciato", così l'assessore Girola, oggi sul posto per un sopralluogo

Invece dell’uovo, il "fagiolo" di Pasqua: sarà il regalo dell’amministrazione ai bustocchi, e in particolare agli abitanti di Santa Croce, che ligi al nome della parrocchia hanno portato sulle spalle con santa pazienza i cinque mesi di lavori per il sistema rotatorio di piazzale Kennedy, costato circa 375 mila euro sui 500mila inizialmente stanziati tre anni fa, in parte da mutuo, in parte con contributo regionale. L’intervento era lungo e complesso, e lo si sapeva in partenza. Avviato in autunno, dopo un rinvio dell’iniziale prospettiva di inizio lavori a fine agosto (da cartello lavori si prevedeva un tempo da settembre a marzo per l’esecuzione, quindi non siamo che di poco oltre) ha incontrato tutti i possibili ostacoli meteorologici che l’inverno poteva accumulare, culminando in una delle più notevoli nevicate degli ultimi decenni. Forzoso stop e, considerando le feste natalizie, qualche ritardo che si è recuperato strada facendo.

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«Domani si comincia ad asfaltare» assicura l’assessore ai lavori pubblici Franco Girola, oggi sul posto per controllare l’andamento dei lavori: s’intende, purchè non si rimetta a piovere. Non siamo nel Sahara, e ciò può rallentare sensibilmente le opere pubbliche. «Ci vorranno tre o quattro giorni, ma credo che per Pasqua le ronde saranno percorribili. A seguire ci saranno interventi di rifinitura che non influiranno sul traffico». Non pare vero di essere davvero alla fine, e più d’uno avrebbe visto meglio lavori svolti nella bella stagione, ma Girola è francamente stufo di polemiche su tempi e modi dei lavori e non usa giri di parole per farlo capire: «Criticare è la cosa più facile di questo mondo. Se qualcuno è più bravo si faccia avanti e diriga i lavori» risponde a muso duro.

Intanto cinque mesi sono passati dall’avvio dei lavori, e la viabilità del rione ha inevitabilmente sofferto. Viale Boccaccio ha dovuto in diverse fasi essere riorganizzato a senso unico alternato, con tanto nell’ultima fase di una rotonda temporanea all’uscita da via Ferrini, e più giù deviazione del traffico su via Guinizelli e via Lapo Gianni fino a due settimane, or sono quando è stato chiuso il tratto terminale del viale Gabardi per gli ultimi lavori. Chiusura quest’ultima che costringe al periplo da Castellanza chiunque voglia raggiungere il PalaYamamaY, la piscina o la clinica Santa Maria: mentre eravamo sul posto, l’assessore stesso ha dovuto spiegare la circumnavigazione ad un disorientato automobilista forestiero.

A Santa Croce i residenti vedono con sollievo la prossima fine dei lavori e l’apertura di uno snodo che finalmente darà un taglio alle interminabili code per il semaforo a tre tempi in fondo a viale Gabardi. Fra quelli che abitano qui è Giovanni, pensionato: gli è spiaciuto soprattutto vedere abbattere vari alberi d’alto fusto nelle scorse settimane, «oltretutto intasando il traffico già spostato da quel lato, si poteva farlo prima». Disagi erano previsti, e ce ne sono stati: «fino a due settimane fa via Lapo Gianni ha accolto un traffico che prima non c’era. Quindi rumore tutto il giorno, anche di notte, non eravamo abituati. Poi da quando hanno chiuso, hanno messo sì il cartello ma c’è chi al buio non ci fa caso, arriva lanciato in velocità, poi trova sbarrato; allora frenata, sgommata, inversione e via». Tutto sommato, però, i fastidi «vanno accettati in una certa logica».
Chi non li ha troppo mandati giù sono gli esercenti della zona. Il più sconsolato è il benzinaio all’angolo tra viale Gabardi e viale Boccaccio. Fabrizio Artoni è lì, la maggior parte del tempo forzatamente inoperoso, come lo avevamo lasciato a gennaio, tal quale. Anzi peggio, ci dice: «in quella fase dei perdevamo sul 50% rispetto agli introiti abituali, da quando è iniziata l’ultima fase al 20 marzo, siamo sull’80%, mi sono stati chiusi gli accessi…» Poca clientela, e abituale: tutto il traffico di passaggio è per ora perduto, per fortuna solo per qualche giorno ancora. «Di risarcimenti manco a parlarne, resta la lettera che a suo tempo inviai in Comune per gli studi di settore» rammenta. Giusto quanto basta per non sentirsi fare troppe domande sul perchè le dichiarazioni non collimano con quelle precedenti. All’assessorato competente, che oggi fa capo a Franco Castiglioni, non sono arrivate segnalazioni o domande di sorta dagli esercenti: neppure per una riduzione delle tasse. «Con Ascom ho contatti quotidiani, non mi risulta nulla da quella zona» conferma. «La rotonda serviva, non si poteva fare diversamente, e al di là della solidarietà, al momento nulla è previsto: certo qualche problema ci sarà stato, penso soprattutto alla farmacia che in qualche misura è stata penalizzata. Dove abbiamo affrontato e risolto delle questioni con i commercianti è invece in via Roma e via San Gregorio», per l’estensione della zona pedonale del centro. Ma questa è un’altra storia, in una zona della città cui le periferie da sempre guardano con malcelata invidia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Aprile 2009
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