Rave sventato: «Ci siamo fatti furbi e li abbiamo anticipati»

I sindaci di Cairate e Fagnano Olona hanno presentato i risultati dell'operazione condotta da Carabinieri e Polizia Locale per evitare il ripetersi dei fatti del 2007 nella ex-cartiera Mayer

Questa volta il controllo del territorio è stato attento e meticoloso e la Polizia Locale ha svolto compiti di vera e propria indagine. E’ la carta a sorpresa, che ha consentito ai carabinieri di Busto Arsizio e Fagnano Olona, e al Comune di Cairate, di evitare che i ravers prendessero d’assalto, a 2 anni di distanza dall’ultimo appuntamento, la ex cartiera Mayer, per una Pasqua di  sballo. Del possibile rave in Valle Olona si sapeva almeno dal 27 marzo quando gli agenti del corpo di Polizia Comunale di Cairate, durante uno dei tanti controlli che si effettuano da almeno un anno all’interno di alcuni "punti sensibili" come la vecchia cartiera abbandonata, ha dato i suoi frutti: in quel caso venne sorpreso un gruppo di quattro ragazzi provenienti dal Mantovano che si aggirava tra i vari capannoni scattando fotografie con macchine professionali: «Il vestiario e l’aspetto estetico, capelli rasta e numerosi piercing, hanno messo sul chivalà gli agenti – ha riferito il comandante della polizia locale di Cairate Giuseppe Molinaro – i quattro sono stati fermati e identificati. Da quel momento il controllo si è fatto ancora più intenso. Qualche giorno dopo infatti abbiamo trovato altri ragazzi di Lugano intenti nello stesso lavoro dei precedenti». Il fatto che in un area così grande come quella della cartiera gli agenti di Polizia Locale siano riusciti ad intercettare almeno due sopralluoghi fa pensare anche a qualche soffiata, magari giunta da abituali frequentatori della zona come ciclisti o podisti.

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Il rave del 2007 alla cartiera 4 di 13

Già dopo la prima "visita" la Polizia locale aveva avvisato i carabinieri della locale stazione, quelli del comando di compagnia di Busto Arsizio e la Procura della Repubblica. Alla proprietà, la Prealpi Servizi, il sindaco Clara Fanton ha chiesto di chiudere le entrate principali in modo da non permettere ai camion di poter entrare e far montare i sound system. Appena ci si è avvicinati alla possibile data fatidica, il venerdì santo, il maresciallo Cittadini, dei carabinieri di Fagnano Olona, ha preso in mano il comando della situazione e ha predisposto, con un considerevole numero di uomini, un servizio di sorveglianza del territorio per fermare l’arrivo dei ravers che, puntualmente, si sono presentati alle 17 del giorno stesso con i primi camion pronti ad entrare e occupare l’area della cartiera. I camion sono stati bloccati e tenuti fermi fino al sabato mattina mentre Cairate, per tutta la sera e la notte, veniva invasa da circa 300 giovani che arrivavano a piedi dalle stazioni di Gallarate e Tradate: «E’ incredibile quanti fossero – spiega Patrizia Bertola,  della Polizia Locale di Fagnano Olona – continuavano ad arrivare e siamo rimasti stupiti da due fattori: le provenienze più disparate (Austria, Svizzera, Romania, resto della Lombardia) e la loro età dato che molti erano poco meno che 15enni». Altro aspetto che ha stupito un po’ tutti è la discreta disponibilità economica di questi ragazzi nelle tasche dei quali si sono trovate cifre che arrivavano a 1500 euro. 

Il servizio che ha blindato Cairate è durato dalle 17 del venerdì alle 5 del sabato, ha visto impiegati oltre cinquanta uomini e si è concluso con la "liberazione" dei camion che sono stati scortati e accompagnati fino all’autostrada dove si sono messi in viaggio verso Brescia, il secondo posto prescelto dalla carovana dei ravers per svolgere la festa. Il risultato delle centinaia di controlli effettuati è di tre denunce per porto abusivo di arma da taglio e una denuncia per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Per il resto nessuna tensione e nessun problema nel farli desistere dal tentativo di occupare. Questa mattina, mercoledì 15 aprile, i sindaci di Cairate e Fagnano Olona Clara Fanton e Santino Rossi, hanno presentato i risultati di questa intensa attività sottolineando come questo sia stato possibile grazie al lavoro svolto insieme alla Provincia, ai carabinieri e alle amministrazioni locali che hanno unito le forze: «Dopo il rave di Vedano Olona è iniziato un lavoro di ricognizione puntuale dei posti dove i ravers avrebbero potuto occupare – hanno detto in coro i due sindaci – e noi abbiamo fatto tutto il possibile per non lasciare sguarniti quelli più prossimi ai nostri centri abitati. Abbiamo capito come si muovono e non ci siamo fatti fregare». I servizi di controllo andranno avanti con una certa intensità almeno fino al 13 maggio, considerato il periodo caldo in cui è possibile che dal nulla possa nascere un altro possibile, temutissimo, rave.

 

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Pubblicato il 15 Aprile 2009
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Il rave del 2007 alla cartiera 4 di 13

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Rave party a Vedano Olona 4 di 12

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Rave di Vedano, the day after 4 di 13

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Rave di Vedano, the day after 4 di 13

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Rave a Cairate 4 di 15

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