Il mercato del sabato rende omaggio a De Santis

Scoperta una targa in memoria dello storico coordinatore del sindacato ambulanti a un anno dalla scomparsa

A un anno dalla scomparsa, il mercato di Lavena Ponte Tresa ha reso omaggio allo storico coordinatore del sindacato ambulanti della provincia di Varese, Vincenzo De Santis: durante una cerimonia a cui hanno partecipato familiari, colleghi e autorità, sabato 16 maggio è stata scoperta una targa di benemerenza, in segno di apprezzamento per la lunga e proficua attività a favore della categoria.
 
Per l’occasione, in piazza Mercato, erano presenti la moglie Teresa, i figli Giuseppe, Gerarda e Giovanna, il sindaco di Lavena Ponte Tresa Pietro Vittorio Roncoroni, l’assessore al commercio Elios Anselmi, il comandante della Polizia locale Stefano Cerantonio, l’assessore al commercio del Comune di Varese Salvatore Giordano, Sergio Bellani, segretario generale Uniascom, Rodolfo Calzavara, fiduciario provinciale di Fiva Uniascom Carlo Riva, fiduciario di Fiva Varese Aurelio Personeni, presidente Ascom Luino, Carlo Bottinelli, presidente ad honorem di Uniascom, oltre ai componenti della giunta e del consiglio direttivo di Uniascom.
 
Rodolfo Calzavara , fiduciario provinciale di Fiva Uniascom, ha ricordato la figura di De Santis: «Vincenzo è stato il mio maestro – ha detto -. Ricordo la sua passione per l’affermazione della dignità del lavoro dell’ambulante e le sue lotte testarde, come quella del famoso sciopero a Luino dove fece sfilare in tutta la città i nostri camion in segno di protesta contro lo spostamento delle bancarelle. Ecco, se oggi i mercati del nostro territorio sono organizzati al meglio, lo dobbiamo all’incessante lavoro del nostro amico Vincenzo. Noi, giovani ambulanti, lo ricorderemo sempre con ammirazione impegnandoci a proseguire la sua lotta in difesa del nostro lavoro».
 
Il figlio Giuseppe De Santis ha ricordato il padre, «un uomo attaccato alla sua famiglia molto numerosa come nella migliore tradizione italiana, padre di tre figli, nonno di sei nipoti e bisnonno di quattro, ma altrettanto legato anche alla grande famiglia degli ambulanti, perché la sua seconda casa era il mercato, questo luogo dove ora ci troviamo a rendergli omaggio grazie all’affetto di tanta gente che gli ha voluto bene».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2009
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