Biancorossonero: la partita vista con gli occhi dei tifosi
Impressioni, speranze, attese di chi ha assistito all'amichevole tra Varese e Milan guardando al futuro agonistico delle due squadre
L’occhio del tifoso, si sa, è sempre attento quando sul terreno di gioco ci sono le maglie della squadra del cuore. Al Franco Ossola si è giocato l’esordio stagionale del Varese e del Milan e in tanti si sono seduti sui vecchi gradoni di cemento per dare uno sguardo alle squadre che verranno. Ecco dunque qualche giudizio di due supporters che negli anni scorsi hanno seguito da vicino le vicende, tra gioie e dolori, di rossoneri e biancorossi.
QUI MILAN – Sono passate pochissime settimane dalla fine di un campionato tormentato e la voglia di rivedere il pallone che rotola è già tanta. Quando i colori rossoneri entrano in campo sulle spalle dei giocatori a disposizione del nuovo mister Leonardo, uomo Milan fino al midollo, l’emozione è forte, ma si spegne presto. Senza volerne al pur bravo Borriello, vedere il numero 22 vestito da un calciatore diverso da Kakà è un colpo al cuore di quelli che fanno male: troppo vivo e forte il dolore per la cessione dell’asso, e c’è chi non si lascia scappare l’occasione di urlare la propria rabbia a pochi metri dal presidente Silvio Berlusconi e da Adriano Galliani. La posizione in campo della punta ex Genoa è poi simile a quella del brasiliano, ma i colpi sono ben diversi. Ad illuminare un po’ la scena ci pensa Ronaldinho: due o tre numeri, un assist, qualche buon tentativo e molto trotterellare per il campo. Restano i dubbi, molti, per una stagione appena cominciata e che non si sa come e quando finirà: dietro Thiago Silva, per quello che può valere un match estivo, è apparso molto leggero, spesso fuori posizione, in difficoltà nella marcatura di un attaccante bravo, ma non trascendentale, come Del Sante. In mezzo Flamini e Gattuso hanno picchiato e rilanciato, facendo molti falli e tanti errori, come anche l’estremo difensore Kalac, inguardabile in uscita. Le note positive sono arrivate da Antonini, positivo sulla corsia sinistra in attesa di Zambrotta, Strasser, giovane centrocampista della Primavera che sembra pronto per il grande salto, Pippo Inzaghi, sempre pronto sotto porta (se gioca così, siamo proprio sicuri che serva uno come Luis Fabiano?), Zigoni, attaccante di classe e fisico, classe ’91, che farà bene. Alla prima stagionale vincono i dubbi e le incertezze. Mancavano Pirlo (se resterà), il già citato Zambrotta e soprattutto Pato. La speranza è l’ultima a morire: ci sarà da soffrire, ma è solo l’inizio. Speriamo non sia una stagione-calvario.
QUI VARESE – La promozione oramai è passata ma la voglia di biancorosso in città è ancora viva nei cuori dei tifosi. Molti volti sono nuovi, ma è bello vedere sull’erba del Franco Ossola ancora Paolino Grossi e Stefano "bomber" Del Sante, anche se potrebbero essere gli ultimi minuti con la casacca del centenario. Nell’altra metà campo però non c’è una squadra a caso ma il Milan, una delle squadre più importanti al Mondo e il tifoso varesino si sente al settimo cielo, torna a respirare aria di grande calcio mostrando un vivo entusiasmo sin dal riscaldamento. Ogni anima biancorossa dentro sè pensa che la squadra di Sannino sia dannatamente tosta e non gli dispiacerebbe vedere il diavolo in ginocchio sotto i colori biancorossi. Il sogno purtroppo si spegne dopo soli 10′ con il gol – in fuorigioco – di Pippo Inzaghi. Con la partenza di Checco Lepore, la fascia di capitano è affidata a Claiton, e i suoi compagni non si fanno mettere sotto più di tanto dai fenomeni, anzi prima Del Sante e poi proprio il brasiliano sfiorano il gol facendo rimbalzare il cuore nel petto di tutto lo stadio. La forma fisica approssimativa non aiuta il gioco così la partita si spegne a poco a poco, c’è solo il tempo per ammirare un fantastico tunnel di Paolino Grossi ai danni di Gattuso (tutti hanno pregato per le gambe del 10 biancorosso sperando che "Ringhio" non si vendicasse) e la vorticosa girandola di cambi che regala una delle più belle ovazioni a Giacomo Beretta, giovane varesino appena approdato agli ordini di mister Leonardo. Il 2-0 è servito, ma il Varese è davvero tosto e mostra seriamente che in categoria ci può stare… in bocca al lupo cuore biancorosso, e aspettiamo a festeggiare il centenario, fare gli auguri prima porta sfortuna!
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