Renato Pozzetto: «Anch’io come Borghi ho fatto l’imprenditore»

I lettori di Varesenews lo hanno votato nel sondaggio come interprete ideale di “Mister Ignis”. Lui è contento e svela un passato da produttore di ascensori

La notizia che i lettori di Varesenews lo hanno votato come interprete ideale di “Mister Ignis”, la fiction dedicata a Giovanni Borghi, lo fa sorridere. Ma appena gli si dice che tra «gli inseguitori» ci sono attori del calibro di Pierfrancesco Favino, Diego Abatantuono, Massimo Boldi e Piero Mazzarella, allora Renato Pozzetto si fa subito serio e sentenzia: «Io però lo faccio meglio».
Pozzetto, ha conosciuto Giovanni Borghi?
«Sì, lo conoscevo perché mio fratello lavorava alla Ignis. A partire dalla fine degli anni Sessanta, alla vigilia di ogni natale andavo nella sua residenza di pesca sul lago di Monate per gli auguri. Lui stappava una bottiglia di champagne e mi raccontava in dialetto delle sue passioni. Ancor prima di essere un grande industriale, era un uomo per bene».
Lei non ha mai nascosto il suo amore per il mondo dell’impresa. Che cosa l’affascina?
«Ho sempre apprezzato i grandi imprenditori. Tanto è vero che l’unico amico che ho nel mondo del cinema è Paolo Villaggio, il resto dei miei amici sono tutti industriali. Per un giovane, come ero io  negli anni del boom economico, fare impresa in Lombardia era il sogno più realizzabile. Fare l’attore era invece una cosa fuori dal mondo, potevi al massimo sopravvivere. Tanto è vero che quando ho iniziato con Cochi, Toffolo, Lauzi e Jannacci si recitava miseramente nelle cantine».
Se tornasse indietro, farebbe l’imprenditore?
«Prima di diventare famoso, l’ho fatto. Producevo ascensori, in tutto dieci, con un ingegnere di Palermo, un tale Ferrara. Insieme avevamo fondato la Ferpo, appunto, la società Ferrara-Pozzetto. Ma a lavorare di giorno e fare il saltimbanco di notte nelle cantine non ce la facevo e così ho mollato».
Allora, se le propongono questa fiction, la farà?
«Dovrei leggere prima la sceneggiatura perché non è così semplice rendere accessibile a tutti personaggi come questi. Comunque, mi farebbe molto piacere».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Settembre 2009
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