Bottiglie incendiarie contro la casa del segretario di quartiere

Bottiglie incendiarie contro la casa di Lino Marzolo, segretario di quartiere di San Bernardino a Somma Lombardo. L’episodio nella notte di lunedì 19 ottobre, intorno alle 23.30: un vicino di casa di Marzolo, persona molto conosciuta in città ed impegnata socialmente su vari fronti, ha visto nella zona del Bosco in Città intitolato a Falcone e Borsellino, a pochi passi dalla scuola primaria Rodari, un giovane passare in motorino, scendere e scagliare le due bottiglie (o meglio contenitori simili a quelli per conservare i cibi). Dentro i vasi c’era liquido infiammabile, gasolio per la precisione, che avrebbe dovuto incendiare il giardino del segretario di quartiere. Subito sono stati chiamati i carabinieri, che in pochi minuti sono arrivati sul posto.

Pochi i danni subiti: qualche bruciatura alla parte in plastica che copre il box dove solitamente è parcheggiata l’auto di Lino Marzolo, ieri notte fuori casa per lavoro. Tanto lo sgomento dello stesso Marzolo e della sua famiglia: la moglie dormiva a casa e non si è accorta di nulla, così come la figlia piccola della coppia, mentre l’altro figlio si trovava fuori per festeggiare un compleanno. Ignoto l’autore del gesto e soprattutto i motivi: «Non capisco cosa possa aver scatenato un gesto tanto stupido – spiega Lino Marzolo -. Poteva succedere un disastro, dato che in garage ho due o tre taniche di benzina del tagliaerba: fortunatamente il fuoco non è arrivato ad intaccarle. Un grazie ai carabinieri che sono arrivati subito dopo la segnalazione del mio vicino. Non riesco proprio ad immaginarmi il perché di un gesto simile: mi vogliono bene tutti, sono impegnato nel sociale, organizziamo feste e faccio Babbo Natale nelle scuole, aiuto chi ha bisogno. L’anno scorso avevamo anche dato vita alle passeggiate notturne, una sorta di ronda pacifica per le vie del quartiere: segnalammo qualche sospetto, qualche vetro rotto e poco altro. Sono segretario di quartiere e appartengo alla lista civica “Insieme per difendere Somma”, ma non ho mai ricevuto minacce per il mio impegno, né ci sono motivazioni valide per arrivare a fare cose del genere. Comunque non mi intimorisco. Vado avanti a fare quello che ho sempre fatto, fiducioso che le forze dell’ordine agiscano tempestivamente».

A dare solidarietà a Marzolo sono arrivati in tanti già dalle prime ore di questa mattina, martedì 20 ottobre. Tra gli altri è stato il sindaco Guido Colombo ad essere tra i primi ad esprimere solidarietà al segretario di quartiere di San Bernardino: «Il vile gesto subito da Lino Marzolo non può lasciare indifferenti. Con piena fiducia nelle forze dell’ordine perché al più presto riescano a individuare i colpevoli, a nome mio personale e di tutta l’amministrazione comunale voglio esprimere la nostra massima vicinanza e solidarietà in questo momento – spiega Colombo -: ritengo inammissibile e vergognoso che si vada a colpire una persona che, come Marzolo, dedica il suo tempo e indirizza le sue azioni a favore della comunità sommese, con la sua disponibilità costante, il suo entusiasmo e la sua voglia di fare. Un gesto incomprensibile e gravissimo – prosegue Colombo -, reso ancor più pesante proprio per l’impegno sociale e civile di Marzolo, che l’amministrazione comunale riconosce come importante per tutta la città e per i cittadini. Gli atti vandalici in città si ripetono in misura preoccupante: già tempo fa le palme intorno alla casa di Marzolo sono state bruciate e ad ogni inaugurazione seguono danni e danni. Non si può restare indifferenti». Anche il portavoce del Partito Democratico sommese Francesco Calò esprime la completa solidarietà a Lino Marzolo «per questo atto vandalico inconcepibile, da denunciare e condannare».