Esternalizzazioni, Corrado lancia la “controdelibera”

Il consigliere di Rifondazione, per nulla soddisfatto delle rassicurazioni finq ui fornite ai dipendenti che saranno "comandati" dal Palazzo Gilardoni ad Agesp Servizi, chiede di innestare la marcia indietro sull'operazione

Sulle esternalizzazioni o presunte tali al Comune di Busto – difficile dare una chiara "patente" da soggetto esterno ad Agesp Servizi, comunque in mano alla politica – è in corso da parecchio tempo una battaglia strisciante. Sono stati fatti accaniti dibattiti, si sono visti sindaci dimettersi e risaltare in sella coram populo, partiti spaccarsi (o gente mormorare dietro le quinte che le cose stanno così, almeno), assessori dimettersi (Girola) o essere spostati in tutt’altro ambito (Mario Crespi) per fare spazio al nuovo gestore del patrimonio comunale. Ma anche di verde, strade, e chissà ancora cos’altro un domani. Le perplessità sono state molte sull’opportunità della mossa. La Lega Nord, o almeno quella parte di essa che insisteva per la patrimoniale, è stata accontentata, ha il suo "Comune bis" da amministrare.

Chi non ci sta è Antonello Corrado di Rifondazione Comunista, che parte al contrattacco a suon di controdelibera. Un atto con cui propone al consiglio comunale una marcia indietro rispetto a quanto già deciso dalla Giunta con la delibera 408/2009. Richiesta tipicamente "irricevibile" per la maggioranza, ma Corrado non è tipo da tirarsi indietro di fronte a questi dettagli.
Il personale comunale interessato verrebbe "comandato" dal Comune alla Servizi, e lo si è ribadito cercando di tacitare le preoccupazioni dei sindacati. Ma Corrado ricorda che "ad oggi non è stato stipulato alcun protocollo d’intesa con le RSU; la quasi totalità dei lavoratori non ha accettato il “comando” ad Agesp Servizi SRL; i lavoratori non hanno alcuna certezza sulle mansioni lavorative future, sia che decidano di continuare a lavorare per il Comune, sia che accettino il Comando", e non finisce qui. Corrado punta il dito sui dirigenti di Agesp, intervenuti ad illustrare il progetto alle RSU e ai lavoratori, accusandoli di essere stati "poco esaustivi circa le richieste di informazioni fatte dei lavoratori". Inoltre "a tutte le richieste fatte dalle RSU e soprattutto dai lavoratori, ad oggi non è stata data alcuna risposta scritta, creando, nel personale comunale, preoccupazione e incertezza";  senza contare che il personale del Comune "è cronicamente ridotto al minimo e quindi non si comprende perché non si colga l’occasione di incrementarlo, invece che spostarlo ad Agesp Servizi SRL".

Su queste basi Corrado chiede "il ritiro della procedura descritta nella delibera n. 408/2009 e nelle delibere relative successive, auspicando la radicale revisione del progetto, le sue finalità e modi".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Ottobre 2009
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