Pro Patria, l’avventura di Manari è già finita. Al suo posto Cosco
L'allenatore lascia dopo otto partite: si sarebbe dimesso nel pomeriggio di lunedì 12 ottobre. Lo sostituisce l'ex Gela Vincenzo Cosco
L’era di Beppe Manari è già finita. La Pro Patria svolta dopo un inizio di campionato difficile e tormentato. Pochi risultati, un rapporto non idilliaco tra il mister abruzzese e il giovane presidente Tesoro e l’avventura di colui che lo scorso anno affiancò Franco Lerda nella cavalcata finita in finale playoff è già terminata. Il tecnico di Giulianova avrebbe rassegnato le dimissioni nel pomeriggio di lunedì 12 ottobre dopo un lungo confronto con Tesoro. La squadra, sempre usando il doveroso condizionale, dovrebbe essere affidata il molisano Vincenzo Cosco (foto da www.primapaginamolise.it) da Santa Croce di Magliano, 44 anni, ex allenatore del Gela che ha portato fino alla finale playoff lo scorso torneo in Seconda Divisione di Lega Pro, partita persa contro il Pescina Valle del Giovenco. Il tecnico, adepto del 4-4-2, ha allenato nelle ultime stagioni Pro Vasto, Val di Sangro, Paganese e Sopron (Ungheria), dove era succeduto in panchina a Lajos Detari, il talento venuto dal Danubio ancora ricordato a Bologna. L’avventura siciliana di Cosco è stata vissuta tra alti e bassi, criticato e osannato dalla calda tifoseria sicula.
Ora il molisano dovrà prendere in mano una squadra penultima in classifica con soli 5 punti dopo otto turni di campionato: la rosa della Pro Patria, nonostante la rivoluzione estiva obbligata dalle partenze dei big che hanno scelto altri più prestigiosi lidi, non è priva di uomini di qualità, almeno sulla carta. Un allenatore di carattere è quello che probabilmente serve per tirarsi su (questa è la tesi di molti tifosi), e a Cosco il carattere di certo non manca, tant’è che spesso ha finito le partite anzitempo per animate discussioni con gli arbitri. Una curiosità: finita l’avventura a Gela, Cosco arriva in una città “gemellata” (non ufficialmente) con i siciliani, Busto Arsizio, dove c’è una foltissima colonia di emigrati gelesi. Forse anche questo lo potrà aiutare nell’impresa.
Ora il molisano dovrà prendere in mano una squadra penultima in classifica con soli 5 punti dopo otto turni di campionato: la rosa della Pro Patria, nonostante la rivoluzione estiva obbligata dalle partenze dei big che hanno scelto altri più prestigiosi lidi, non è priva di uomini di qualità, almeno sulla carta. Un allenatore di carattere è quello che probabilmente serve per tirarsi su (questa è la tesi di molti tifosi), e a Cosco il carattere di certo non manca, tant’è che spesso ha finito le partite anzitempo per animate discussioni con gli arbitri. Una curiosità: finita l’avventura a Gela, Cosco arriva in una città “gemellata” (non ufficialmente) con i siciliani, Busto Arsizio, dove c’è una foltissima colonia di emigrati gelesi. Forse anche questo lo potrà aiutare nell’impresa.
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