Stroncata tratta di clandestini

E' di due arresti il risultato dell'operazione "Terra Promessa 2", effettuata dalla Polaria. In cambio di denaro organizzavano gli ingressi di extra-comunitari in Gran Bretagna via aereo. Fino a 5.000 euro il costo di un "viaggio"

traffico di clandestini, due arresti a malpensaL’hanno denominata operazione "Terra promessa 2" per dare un senso di continuità con quella che un anno fa aveva portato alla luce una rete analoga che trattava clandestini tra l’Albania, l’Italia e il Regno Unito. A distanza di un anno da quei sei arresti qualcuno ha pensato di poter rimettere in piedi un vero e proprio canale di ingresso a Londra per clandestini. La Polaria di Malpensa ha arrestato due persone, un italiano e un albanese, che da poco più di un mese avevano rimesso in piedi il traffico di esseri umani fornendo un servizio completo che ai clandestini arrivava a costare dai 4 mila ai 5 mila euro per il viaggio.

L’indagine prende le mosse dal respingimento alla frontiera dell’aeroporto di Londra, il 9 ottobre scorso, di un cittadino albanese con carta d’identità italiana falsa. Al suo ritorno a Malpensa viene sottoposto a verifiche da parte degli agenti della Polaria che aprono un’inchiesta. Le indagini portano a scoprire, da controlli sulle liste passeggeri, che quella carta d’identità è stata già utilizzata altre volte per viaggi di sola andata verso la Gran Bretagna e nella lista compare sempre in compagnia di un altro cittadino italiano, Silvio Scala (a destra nella foto) disoccupato del ’63 residente in Brianza. gli agenti cominciano ad individuare uno degli appartenenti all’organizzazione e nel giro di un mese fermano altri cinque tentativi di ingresso in Gran Bretagna da parte di cittadini albanesi con documenti falsi.

Per fermare l’italiano, però, serve la flagranza del reato e i poliziotti di Malpensa organizzano un pedinamento di un albanese, sfruttando le intercettazioni telefoniche, che arrivato ad Ancona doveva raggiungere Malpensa. L’uomo arriva in Italia dall’Albania col traghetto e ad Ancona trova lo Scala pronto a portarlo fino a Milano. In attesa del volo per Londra l’albanese sosta un paio di giorni a casa dello Scala fino a quando non è il momento di partire, munito di carta d’identità fasulla. Dalle telefonate tra lo scalo e un altro cittadino albanese, colui che recuperava i passaporti falsi, si risale anche al secondo membro dell’organizzazione, Bashkim Sula dell’83 regolare sul territorio italiano. Tocca a lui recuperare le carte d’identità false e il metodo è semplice: farsele dare da giovani tossicodipendenti ai quali regalava la droga. Questi, pur di ottenere qualche grammo di stupefacente, accettavano di consegnare la propria carta d’identità della quale denunciavano la scomparsa solo dopo il viaggio del clandestino di turno a Londra. Una volta recuperato il documento e sostituita la foto il viaggio verso Londra può iniziare ma lo scorso 6 novembre gli agenti della polaria erano lì al check-in ad aspettare Scala e il suo uomo pronti ad imbarcarsi.

Gli agenti intervengono, arrestano Silvio Scala e in poco tempo risalgono anche al complice Bashkim Sula che viene anch’egli arrestato. Per il clandestino, invece, scatta il rimpatrio immediato per violazione delle leggi sull’immigrazione. Per la prima volta a Malpensa viene applicato il nuovo articolo 10 bis sul reato di immigrazione clandestina. L’operazione è stata portata avanti grazie alla collaborazione della Procura della Repubblica rappresentata dal sostituto procuratore Roberto Pirro che ha collaborato con il vice-questore aggiunto della Polaria di Malpensa Giuseppina Petecca e al dirigente Giovanni Pepè.

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Pubblicato il 12 Novembre 2009
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