Emissioni e gas serra: “Raggiungeremo gli obiettivi entro il 2012”

La Confederazione ha presentato a Copenhagen un rapporto sull'attuazione degli impegni internazionali in materia di inquinamento

clima, gas serra svizzeraAnche la qualità dell’aria in Svizzera è entrata nell’agenda di Copenhagen. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) della Svizzera ha presentato un rapporto documenta lo stato dell’attuazione degli impegni internazionali assunti dalla Confederazione in campo climatico. Uno studio che prevede che la Svizzera riuscirà probabilmente a centrare i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il 2012.

 
La Convenzione dell’ONU sul clima impegna i Paesi industrializzati (Stati Annex-I) a inoltrare periodicamente un rapporto sullo stato degli sforzi compiuti a livello nazionale per proteggere il clima e sull’impegno profuso per realizzare gli obiettivi concordati nell’ambito del Protocollo di Kyoto. La Svizzera adempie tale compito presentando la quinta comunicazione nazionale all’attenzione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e la seconda all’attenzione del Protocollo di Kyoto.
 
Il nuovo rapporto sulla Svizzera, che verrà inoltrato alla Convenzione dell’ONU sul clima entro la fine del 2009, fornisce una panoramica della politica climatica del paese a partire dal 2005, descrive l’andamento delle emissioni di gas serra fino al 2007 e lo sviluppo delle stesse pronosticato fino al 2020. Inoltre, illustra anche le attività relative all’adattamento ai cambiamenti climatici, la cooperazione internazionale, la ricerca climatica e il lavoro di informazione.
 
Rispetto alla quarta comunicazione elaborata nel 2005, l’andamento delle emissioni di gas serra non ha fatto registrare cambiamenti sostanziali, fra l’altro anche per il fatto che le misure adottate in Svizzera fino alla fine del 2007 sono state di carattere prevalentemente volontario. L’inizio del periodo di adempimento del Protocollo di Kyoto risale infatti al 2008, come pure l’entrata in vigore della legge sul CO2 (compresa la tassa sul CO2 applicata ai combustibili).
 
Panoramica delle emissioni nazionali di gas serra – L’inventario nazionale annuale delle emissioni di gas serra documenta l’andamento delle emissioni nazionali di gas serra soltanto a partire dal 1990, anno di riferimento del Protocollo di Kyoto. Infatti, è dal 1990 che l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) contabilizza, in modo completo e trasparente, l’andamento delle emissioni secondo le direttive del Protocollo di Kyoto. Nel 2007 le emissioni complessive di gas serra svizzere sono stati pari a circa 51 milioni di tonnellate (CO2 e altri gas serra commutati in CO2 equivalenti), corrispondenti a 6,73 tonnellate di CO2 equivalenti pro capite. Complessivamente, le emissioni rilevate dal 1990 al 2007 sono rimaste stabili (scheda 1).
 
Scenari di emissione attuali e la politica climatica della Svizzera – Nell’ambito del Protocollo di Kyoto, la Svizzera si è impegnata a ridurre le sue emissioni, rispetto al 1990, dell’8 per cento dal 2008 al 2012. Tenuto conto delle prospettive attuali, questo obiettivo può tuttavia essere raggiunto (scheda 2) soltanto includendo nel computo i pozzi di carbonio e acquistando all’estero certificati di emissione.  
 
Per centrare i suoi obiettivi, la Svizzera ha puntato sull’attuazione di un ampio ventaglio di misure in diversi ambiti, come ad esempio l’introduzione di incentivi fiscali (tassa sul CO2 applicata ai combustibili fossili, scambio di quote di emissioni, programma di risanamento di edifici), ma anche su misure volontarie adottate dall’economia e dai privati (ad esempio accordi sugli obiettivi in diversi settori). Ciononostante, i risultati auspicati non sono ancora stati raggiunti ovunque (ad es. nel settore dei trasporti).
 
Mix di misure fino al 2020 – Per il prossimo periodo di adempimento fino al 2020, la Svizzera intende ridurre le emissioni di gas serra almeno del 20 per cento rispetto al 1990. A certe condizioni, è addirittura disposta a una riduzione del 30 per cento. A tale scopo, nel quadro della revisione della legge sul CO2 sono fra l’altro previste le seguenti misure:
– mantenimento della tassa d’incentivazione sul CO2 applicata ai combustibili pari a 36 franchi per tonnellata di CO2;
– utilizzazione di una parte dei proventi della tassa sul CO2, fino a un massimo di 200 milioni di franchi l’anno, per finanziare un programma di risanamento di edifici;
– introduzione di un valore obiettivo medio di riduzione delle emissioni di CO2 per le automobili nuove vendute;
– sostituzione del centesimo per il clima: introduzione dell’obbligo per fabbricanti e per importatori di carburanti fossili di compensare, adottando misure di rudzione in Svizzera e all’estero, almeno un quarto delle emissioni di gas serra causate;
– ampliamento e miglioramento del sistema di scambio delle quote di emissione (ETS) per imprese con un elevato consumo energetico in vista di un collegamento con il sistema europeo;
– coordinamento, da parte della Confederazione, delle necessarie misure di adattamento agli effetti del cambiamento climatico già in corso.
Il messaggio sulla revisione della legge sul CO2 approvato dal Consiglio federale prevede una riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 20 per cento rispetto al 1990, indipendentemente dai risultati della Conferenza mondiale sul clima di Copenhagen. La revisione della legge è attualmente trattata dalle Camere federali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2009
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