Il Balletto di Mosca sul palco dell’Apollonio con lo Schiaccianoci

L'opera di Ciajkovskij apre le danze per la Stagione 2009/2010 venerdì 11 dicembre alle 21

Il Teatro di Varese apre le danze per la Stagione 2009/2010. Venerdì 11 dicembre alle 21 andrà in scena Lo Schiaccianoci con il Balletto di Mosca, una fiaba di Hoffman animata dalla musica di Ciajkovskij e dalle coreografie di Petipa.

Lo Schiaccianoci, eseguito per la prima volta il 18 dicembre 1892 a San Pietroburgo su libretto di Petipa; secondo gli storici fu sempre il geniale francese ad iniziare la stesura delle coreografie, ma una malattia lo costrinse a delegare l’incarico a Lev Ivanov, secondo maître de ballet del Teatro Marinskij. Al debutto, ritenendo insufficiente il proprio contributo coreografico, Petipa vietò di pubblicare il proprio nome affiancato a quello del valido collaboratore. La “prima” ebbe fra gli interpreti l’italiana Antonietta Dell’Era nel ruolo della Fata Confetto (per il tema musicale Tchaikovski scelse il suono incantevole della celesta, strumento che il compositore scoprì nel 1891 durante un soggiorno a Parigi) e il giovanissimo Nicolaj Legat, il quale sarebbe in futuro diventato maestro di Nijinskij e Fokin. Tra le parti più conosciute e amate dal pubblico affezionato alla fiaba natalizia de Lo Schiaccianoci figurano il Valzer dei Fiocchi di Neve, il trascinante Valzer dei Fiori e i divertissements affidati ai solisti nel secondo atto: la Cioccolata (danza spagnola), il Caffè (danza araba), il The (danza cinese) e il Trepak, tipica danza russa di origini cosacche.
Gli allestimenti del Balletto di Mosca La Classique
Gli adattamenti coreografici esercitati nella storia de Lo Schiaccianoci sono innumerevoli; quello in due atti elaborato nel 2001 da Vorotnikov privilegia la purezza tecnica e le doti espressive di ciascun danzatore. La varietà e l’eleganza dei costumi, oltre alla brillante scenografia, sono eredità di Marina Sokolova, prematuramente scomparsa ma immortale per chiunque abbia avuto modo di apprezzare il suo lavoro nei più conosciuti teatri sovietici.
Argomenti
Lo Schiaccianoci
Balletto natalizio per eccellenza, l’ispirazione per il libretto de Lo Schiaccianoci giunse al coreografo Marius Petipa nella rivisitazione operata da Alexandre Dumas di un racconto gotico di E.T.A. Hoffman.
Gli aspetti più inquietanti e sottilmente psicanalitici della novella originale vengono eliminati per inscenare un balletto che esalta il divertimento, la dolcezza e una serie di incanti fantastici.
È la vigilia di Natale e il benestante Stahlbaum, borgomastro di Norimberga, ha allestito un fastoso ricevimento. Tra gli invitati c’è Drosselmeyer, un po’ mago e un po’ precettore, che regala alla piccola Clara, figlia del borgomastro, un coloratissimo soldatino schiaccianoci. Quando il fratello Fritz le rompe il dono appena ricevuto, Drosselmeyer interviene riaccomodando il gioco; Clara, sollevata ma stanca, si addormenta su una poltrona vicino all’albero di Natale sfavillante di luci e sogna. Il viaggio onirico la mette di fronte alle sue paure di bimba, personificate dal Re dei Topi e dalle sue orribili schiere di soldati. Lo Schiaccianoci si trasforma in un coraggioso Principe, che sconfigge l’oscura masnada e accompagna Clara in un mondo di fate, giochi e dolciumi. La romantica avventura, tripudio di musica e danze popolari, si conclude con il risveglio di Clara che si ritrova tra le braccia lo Schiaccianoci giocattolo. La giovane, tornata alla realtà, porta con sé il ricordo del sogno e uno sguardo più consapevole verso il futuro e il proprio percorso di crescita.

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Pubblicato il 09 Dicembre 2009
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