Sindaci a Roma contro i tagli, Fontana: “E’ andata male”
Il Governo non vuole concedere deroghe alle restrizioni imposte alle amministrazioni locali e dunque si dovrà rinunciare a molti progetti
Tira aria brutta per i bilanci dei nostri comuni, il Governo non vuole concedere deroghe alle restrizioni imposte alle amministrazioni locali e dunque si dovrà rinunciare a molti progetti. Tutti d’accordo sul federalismo, chi più produce di più deve avere per i servizi ai suoi cittadini che pagano le tasse, ma per adesso i servizi dei comuni non sono stati molto gratificati. E sono in gioco, scuole, nidi, piscine, palestre, affitti, bus, e tanto altro. Solo a Varese, il vincolo del patto di stabilità, ad esempio, impedisce di mettere a posto le palestre, di fare una completa manutenzione delle strade, di effettuare la ristrutturazione completa delle scuole.
Attilio Fontana (Lega), sindaco di Varese, è presidente di Anci Lombardia, e insieme al presidente nazionale Sergio Chiamparino (Pd), sindaco di Torino, ha manifestato oggi, a Montecitorio, contro i tagli, imposti anche dalla finanziaria, e in particolare quelli contro le spese degli enti locali, voluti da Roberto Calderoli. Fontana è più cauto rispetto ad altri sindaci di opposizione, ma la sostanza è identica, e tutti, da Alemanno, a Renzi, lamentano ad esempio i ritardi sulla restituzione dell’Ici.
I sindaci, con fascia tricolore, hanno tenuto una riunione straordinaria, del consiglio nazionale dell’Anci, proprio davanti alla Camera. Hanno poi incontrato il sottosegretario Gianni Letta e il ministro Roberto Calderoli, per il governo, e Gianfranco Fini, per il Parlamento.
Il presidente dell’Anci Sergio Chiamparino vuole l’interruzione di tutti i rapporti con il Governo fino a che non saranno accolte le esigenze dei comuni.
«Da parte di Fini – spiega Chiamparino – c’è stata piena condivisione delle nostre istanze e ha anche dato disponibilità ad ammettere la fiducia sulla Finanziaria nel caso in cui vengano apportate le modifiche che abbiamo richiesto». Ma le risposte del Governo «sono state finora interlocutorie e per questo prosegue il nostro stato di mobilitazione, fino a quando non avremo segnali sull’abolizione delle sanzioni per chi ha sforato il Patto di stabilità e il rinvio al 2011 dei tagli sui consigli comunali».
Attilio Fontana è deluso: «E’ andata complessivamente male, hanno chiuso su tutte le nostre richieste».
I Comuni chiedono di rinviare al 2011 le scelte di tagli sugli incarichi pubblici: «Non c’è traccia di federalismo fiscale e nessuna deroga al patto di stabilità – afferma Fontana – non ci sono vantaggi a comuni virtuosi, e quindi direi che è tutto abbastanza negativo, non ci verrà nemmeno rimborsata la residua quota di ici – 350 milioni – relativa al 2008. Fini ha invece dimostrato solidarietà nei nostri confronti».
Leggi il comunicato ufficiale di Attilio Fontana, presidente di Anci Lombardia
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