Stagione musicale: grande attesa per il ritorno di Grigory Sokolov

Il grande musicista tornerà in città domenica 24 gennaio, alle 20:30, al Salone Estense con un omaggio alla grande tradizione tedesca

Sokolov, pianista Domenica 24 gennaio, alle ore 20.30, al Salone Estense si svolgerà un grandissimo appuntamento per gli amanti della classica. Ospite d’onore Grigory Sokolov, considerato uno dei più grandi pianisti del nostro tempo.
La maturità delle esecuzioni e l’incredibile forza del suo repertoio hanno caratterizzato la vita musicale di questo personaggio fin dall’età di 5 anni quando cominciò i suoi studi. A soli 16 anni si guadagnò il plauso della critica mondiale vincendo il primo premio al Concorso Tchaijkovsky di Mosca e da quel momento fu per lui un susseguirsi continuo di prestigiosi riconoscimenti. Sokolov ha suonato nei più prestigiosi teatri del mondo e ha collaborato con le più importanti orchestre quali, per citarne solo alcune, la Philharmonia di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam, i Münchner Philharmoniker, la New York Philharmonic, la Montreal Symphony e l’Orchestra del Teatro alla Scala.

A Varese Sokolov presenterà un programma molto atteso, che sazierà il palato dei più esigenti. Eccolo in sintesi: la Partita n. 2 in do minore di Johann Sebastian Bach, le Fantasie op. 116 di Johannes Brahms e la difficcilissima Sonata op.14 in fa minore di Robert Schumann.
E’ un omaggio alla grande tradizione tedesca e a tre compositori strettamente correlati l’uno all’altro: Bach e Brahms anzitutto, punti estremi di un pensiero musicale devoto ai valori della cosiddetta ‘musica assoluta’, e Robert Schumann, che se nelle vesti di critico fu letteralmente in- namorato della musica di Bach, in quelle di mentore non ha esitato a sponsorizzare il più giovane Johannes Brahms. Insomma, due estremi, Bach e Brahms, e un centro: Schumann.

Un piccolo aneddoto: Sokolov era già stato a Varese nel 2007, e in città accorsero appassionati da tutta Italia. Fra questi un pianista bolognese giunto con un quadernetto nero fra le mani, comprendente un’impressionate lista di autografi dei più grandi pianisti al mondo: Aškenazi, Pollini, Brendel… Il quadernetto s’interrompeva bruscamente nel 1983 con un autografo di Lazar Berman. Poi più nulla in attesa di trovare qualcun altro degno di figurare nella lista. La sera del concerto di Varese, dopo quello di Lazar Berman, è apparso l’autografo di Grigory Sokolov.

Anche per questo appuntamento del 2010 il concerto risulta già tutto esaurito, salva ovviamente qualche rinuncia dell’ultimo momento: chi non ha un biglietto può tentare, senza garanzie, circa un’ora prima dell’inizio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Gennaio 2010
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