Gazzada cerca architetti per rifarsi il look

Bando di concorso per il restyling del vecchio edificio comunale e di piazza Galvaligi. Il vecchio edificio ospiterà un centro diurno per anziani

Una nuova piazza e un nuovo look per il vecchio palazzo comunale. Gazzada si prepara a un restyling sostanzioso. Il Comune ha emesso un bando per cercare un progetto che riqualifichi l’immobile che “svetta” in piazza Galvaligi. Attenzione, si parla del territorio di Gazzada e non di Schianno: è una distinzione cui gli abitanti del paese tengono molto. Un unico paese, è vero ma con due piazza, due chiese, due oratori e un solo palazzo comunale.
Villa De Strens, il palazzo comunale di Gazzada SchiannoLa sede del Comune era in piazza Galvaligi e dall’ottobre 2005 è stata trasferita in via Matteotti nella bella e storica Villa De Strens (nella foto). Il vecchio comune è ora chiuso ed abbandonato. Ma si trova nel centro di Gazzada, sulla via principale del paese. Sotto gli occhi di tutti. Non è proprio un bel vedere. Lo stabile è decadente, ma il ministero per i Beni e le Attività culturali lo ha dichiarato di interesse storico. Chi parteciperà al bando dovrà quindi rispettare dei vincoli ben precisi. Come spiega Stefano Ferrari responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Gazzada Schianno: “L’immobile è del ’37 ed era la sede della Gioventù Italiana del Littorio. L’impronta fascista è abbastanza evidente e dobbiamo capire bene che cosa la Soprintendenza intenda conservare, crediamo le finestre e le porte ma ancora non non ci sono indicazioni precise. L’ultimo piano è stato aggiunto in seguito. L’edificio sarà destinato ad ospitare un Centro Diurno Integrato per anziani. Con spazi ricreativi aperti alla popolazione”. Questo per quanto riguarda l’ex municipio. Per la piazza il discorso è un po’ più complesso: dovranno essere ridefiniti gli arredi e le attrezzature urbane che dovranno essere adatte alla zona pedonale; il Monumento ai Caduti potrà essere spostato e riposizionato; piazza e sagrato della chiesa dovranno trovare uno sviluppo armonico. Il progetto dovrà prevedere anche la collocazione di una “casa dell’acqua”, un distributore di acqua potabile, buona, controllata e gratis.
La presentazione del progetto deve essere fatta entro il 5 luglio del 2010 e il lavoro della giuria deve concludersi 11 settembre.
Al bando possono partecipare sia i liberi professionisti sia le società e i consorzi. E i fondi per pagare l’opera? Ferrari spiega che per il primo lotto sono già stati accantonati 450 mila euro. “Ma è un’opera dal costo molto elevato. Vedremo dove recuperare i fondio necessari. L’Amministrazione Comunale sta valutando la possibilità di mettere a disposizione di privati il Centro Diurno per anziani che verrà realizzato all’interno dell’ex Muncipio. Impensabile che la gestione sia affidata al Comune: sarebbe un costo insostenibile”. Per ora si pensa al look, i soldi arriveranno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Febbraio 2010
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