Ruffinelli: “Stadio in cambio di supermercati, un film già visto”

Negativa l'opinione dell'esponente regionale leghista sul progetto targato Coop a sud della superstrada 336. Accenno di polemica con Palazzo Gilardoni: "Il progetto va rigettato a priori, no alla grande distribuzione"

"Che lo sport abbia dei costi impossibili da ammortizzare con gli incassi e difficilmente sopportabili da sponsor è evidente, ma che ora si leghino le edificazioni di strutture sportive a operazioni immobiliari o di grande distribuzione è vergognoso". Interviene seccamente Luciana Ruffinelli, consigliera regionale per la Lega Nord e ricandidata alle prossime elezioni, sul progetto di Immobiliare Futura (gruppo Coop) per una vasta area di territorio gallaratese a sud della superstrada 336 della Malpensa, al confine ccon Busto Arsizio e Samarate. Un progetto caratterizzato dalla presenza di uno stadio da 7500 posti, di un grattacielo e di varie medie strutture di vendita di tipo non alimentare, e al quale Gallarate sembra intenzionata a rispondere ancora una volta "picche". Un progetto che viene tra l’altro da una direzione "politicamente sgradita", e non è forse banale ricordarlo.

"Una sorta di contentino alle comunità
a fronte di un uso delle aree verdi per interessi di gruppi economici" scrive Ruffinelli. Peraltro si tratta di una pratica standard vista in innumerevoli occasioni in quasi tutti i comuni: un gruppo commerciale arriva e costruisce, in cambio offre rotonde, piccoli spazi verdi, parcheggi eccetera.
La consigliera leghista è però prima di tutto e fieramente bustocca: "L’idea che a Gallarate si costruisca l’ennesimo parco commerciale a ridosso della città di Busto Arsizio, legandole un altro pezzo di cappio intorno al collo, è da respingere fermamente. Anche se dovessimo esserci ammiccamenti con la proposta di un nuovo, grande e bello stadio da usare insieme. La città di Busto ha saputo respingere in passato operazioni immobiliari che si mascheravano da beneficenza sportiva, ora, a maggior ragione, dobbiamo essere fermi". Non manca qualche accenno polemico: "Il Sindaco Farioli lascia trapelare che con una maggior intesa progettuale si potrebbe anche valutare l’offerta. Ritengo invece che il progetto vada rifiutato a priori perché un ennesimo parco commerciale danneggerebbe ulteriormente la rete commerciale di vicinato che per la Lega Nord è un valore imprescindibile ed inoltre peggiorerebbe il traffico così critico delle nostre strade". Il no ai grandi supermercati è sempre stato per la Lega un chiodo fisso: ciò non ha impedito però che le vie di uscita da Busto Arsizio ne venissero tappezzate, alla faccia del coordinamento territoriale, praticamente "blindando" la città in un anello di traffico che in particolare il sabato raggiunge picchi insostenibili. Conclude Ruffinelli con la motivazione ambientale: "Il progetto viene proposto in una zona non edificabile per la quale predisporre una ulteriore variante. Pur pensando che gli impianti sportivi costituiscano dotazioni utili e aggreganti, non possiamo abboccare a queste ‘occasioni da non perdere’, che comportano vanificazione di territorio e ricadute molto pesanti".

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Pubblicato il 12 Febbraio 2010
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