Cava dei Trescali, le associazioni scrivono ai candidati in Regione

Prosegue il dibattito sulla cava della collina dei Tre Scali, che vede contrapposti i proprietari dell’area e i cittadini e le associazioni di Cantello: pubblichiamo integralmente la lettera che le sigle associative contrarie all’intervento hanno inviato alle candidate e ai candidati della provincia di Varese al Consiglio Regionale della Lombardia, oltre che ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale della Lombardia. Le autorizzazioni per l’escavazione sono infatti materia di competenza della Regione.

 

Gentili signore, egregi signori, come certamente saprete, da alcune settimane, la cittadinanza del comune di Cantello, di Gaggiolo e di Ligurno, forte del consenso unanime di associazioni, forze politiche e semplici cittadini, si batte in modo democratico e civile per tutelare il proprio territorio e il proprio diritto di deciderne l’impiego e il futuro, segnato da numerosi insediamenti, esistenti o previsti: una cava attiva, una discarica collocata in territorio svizzero ma praticamente nell’abitato di Gaggiolo, i

previsti cantieri di grandi opere quali la ferrovia Arcisate Stabio e, in futuro forse, anche

l’autostrada pedemontana.

A tutto questo si è aggiunta oggi la previsione della riapertura, attraverso un progetto di recupero,

della vecchia “cava Italinerti”, un’escavazione in gran parte abusiva portara avanti negli anni 60, 70

e 80, lungo il fianco della collina dei Tre Scali, nella valle della Bevera, al confine tra Cantello e

Varese. Ora, la raccolta di circa 2000 firme, la mobilitazione di 15 associazioni, il parere unanime delle

forze politiche presenti nel Comune, tutto indica come la cittadinanza sia fortemente e concordemente contraria a questo ulteriore intervento sul nostro territorio.

Un intervento che, per quanto ben progettato e correttamente proposto, è stato deciso senza tener conto dei cittadini di Cantello o del parere della loro Amministrazione, senza svolgere valutazione di impatto ambientale; un intervento che modifica per sempre il paesaggio, compromette l’accessibilità del bosco, fa sorgere interrogativi sulla falda acquifera (che serve Cantello ma anche e soprattutto Varese), perturba per almeno un decennio il traffico fra Cantello e Varese e fra Varese e la Svizzera.

Cara candidata, caro candidato, noi cittadini di Cantello abbiamo seguito, nelle ultime settimane, la campagna elettorale in corso, ciascuno con le proprie opinioni e giudizi abbiamo ascoltato e riconosciuto l’importanza dei temi che ne hanno segnato il dibattito: siamo consapevoli di quanto

siano importanti e di come seguano il dibattito e l’impegno di ciascun candidato in favore dell’interesse generale.

Tuttavia, per noi, l’interesse generale passa per il territorio del nostro Comune, la democrazia si manifesta nella nostra possibilità di decidere del nostro futuro, in altre parole per noi, oggi, è

fondamentale sapere cosa pensa ciascun candidato del futuro del bosco dei Tre Scali e del comune di Cantello. Rappresentiamo meno dell’uno per cento dei cittadini di questa Provincia ma crediamo sia nostro diritto chiederLe, cara candidata, caro candidato, di dirci in termini chiari e pubblici cosa pensa

della riapertura di una cava sopra le falde acquifere che “danno da bere” a Cantello e a Varese,

cosa pensa di una cava un tempo abusiva che oggi viene riaperta con un progetto di recupero,

cosa pensa del diritto di un piccolo comune a decidere del proprio futuro, democraticamente e

senza sottrarsi alle proprie responsabilità verso il resto della Società, considerando anche che, già

oggi, Cantello fornisce all’economia locale circa un quarto del fabbisogno di sabbia e ghiaia della

Provincia.

Certi della Sua cortese e sincera risposta, le porgiamo i nostri cordiali saluti

AIDO GRUPPO DI CANTELLO

ANMIL CANTELLO

ANPI CANTELLO

ARCI NAME DIFFUSION CANTELLO

ASSOCIAZIONE PER LA PRODUZIONE DELL’ASPARAGO DI CANTELLO E PER IL SUO

RICONOSCIMENTO IGP

AVIS COMUNALE CANTELLO

AZIENDA FAUNISTICO VENATORIA CANTELLO

COMITATO CAMINADA TRA I SPARGER CANTELLO

COMITATO SALVIAMO LA PARDÀ