I commenti dei politici varesini: “Vince la politica tra la gente”

Giangiacomo Longoni (Lega Nord)
«Sono contento. È una grande soddisfazione perché il movimento esiste e questi voti sono tutti merito di Umberto Bossi».

Nino Caianiello (Pdl)
«È stata una competizione bella e intrigante che conferma che siamo una coalizione forte. Il Pdl resta il primo partito e Gallarate e Busto restano la capitale di questo partito. Dove abbiamo i sindaci otteniamo un risultato importante»

Stefano Candiani, segretario provinciale della Lega nord
«Grande soddisfazione perché la gente ha espresso con chiarezza la voglia di cambiamento e di riforme. La Lega è stata premiata perché interpreta questa volontà. Chi ha fatto una campagna elettorale con grandi mezzi e grandi spese ottiene di fatto gli stessi risultati dei nostri candidati che sono stati tra la gente. Festeggiamo con semplicità contenti di un ottimo risultato»

Raffaele Cattaneo (Pdl):
«Il risultato è positivo e dovrebbe confermare un primo posto senza discussione, al di sopra delle 10mila preferenze, tra 12mila e 15mila preferenze a seconda delle città grosse. Per me è un risultato molto buono, mi pare che la gente abbia apprezzato il buon governo di Formigoni e della sua giunta e una proposta politica che è dentro il territorio. La politica chilometro zero, che sta dentro alle città, che è vicina alle singole realtà locali, dalla valle più irraggiungibile, all’asilo del paese più sperduto.

Il mio consenso – continua Cattaneo – è stato diffuso in ciascun comune. Dove io ho potuto essere meno presente si vede che il consenso è più limitato. Non è una politica calata dall’alto con la presenza dei media, ma che ha l’obiettivo di stingere la mano e colloquiare».

Stefano Tosi (Pd):
«E’ un risultato in linea con quello delle europee ma è insufficiente per noi, non è stato premiato un lavoro che pure, nel nostro partito, è stato davvero svolto con grande impegno nel territorio».  

Alessandro Milani (Idv):
«Non ci possiamo lamentare, il risultato dice che cominciamo a consolidarci anche nel territorio, siamo intorno al sei e mezzo per cento, come le europee, dove avevamo il traino di Di Pietro».

Luciana Ruffinelli (Lega Nord)
«Fino ad adesso, la cosa che mi ha colpito di più è stato l’astensionismo e la difficoltà a mettere le preferenze. Ho avuto un confronto esteso con gli elettori frequentando i mercati, c’è tanta gente che giudica la politica una cosa brutta. Se la sono presa per le escort, le trans e la presentazione delle liste e imputano tutto genericamente ai politici. Questo fatto lo rifiuto, almeno per quanto riguarda la Lombardia, perché abbiamo lavorato moltissimo. Federalismo, sanità, infrastrutture.  Mi fa dispiacere essere confusa con questo marasma di politici che vediamo in televisione, ecco.

Sono contenta che la Lega abbia recuperato tanto, siamo quasi vicino al Pdl, abbiamo una buona possibilità di essere presente in giunta e di contare. Le preferenze dimostrano che avevamo 6 candidati di grande forza politica e che hanno portato i risultati che ci si aspettava».