Il Pd sul piede di guerra, “non toccate la palude Brabbia”

La richiesta di ampliamento di un'azienda di costruzioni preoccupa l'opposizione. Il sindaco valuterà "dopo il parere espresso dalla Provincia"

Un ampliamento di 22mila metri quadrati che non va proprio giù al Partito Democratico Biandronnobiandronnese. Tutto nasce dalla richiesta presentata da una ditta di costruzione di via Nino Bixio che prevede un piano di ampliamento di 22mila metri quadrati dell’azienda sul territorio biandronnese, nella zona adiacente al lago. «Un’ipotesi inaccettabile – secondo i responsabili del Pd – perché andrebbe ad intervenire su una zona protetta da molti vincoli e delicata sotto molti punti di vista: siamo a due passi dal lago, in un area di prati e boschi, e nel territorio compreso dall’ampliamento c’è una parte del territorio della palude e, di fianco, un centro sportivo costato a suo tempo un sacco di soldi. Inoltre l’ampliamento renderebbe necessario lo spostamento della pista ciclabile e il deturpamento di una bellissima area naturale». Come può un’amministrazione comunale che ha riempito il paese di manifesti che inneggiavano “basta alla cementificazione” approvare un provvedimento di questo tipo? Si domandano dal Partito democratico.

Si tratterebbe invece di «allarmismo inutile» secondo il sindaco di Biandronno Antonio Calabretta, alla guida di una giunta Lega–Pdl, che, a proposito del progetto, dice che non c’è ancora nulla di cui preoccuparsi. «Attualmente la richiesta avanzata dall’azienda – spiega il sindaco – pende dalle decisioni degli enti di competenza, vale a dire la Provincia, l’Arpa o chi per loro. Siamo ad un livello che ancora non si può sottoporre ad una discussione. Una volta che l’amministrazione comunale avrà ricevuto tutti i pareri che riguardano il caso faremo le dovute valutazioni». Il sindaco Calabretta si dice propenso a valutare seriamente tutte le proposte che arrivano dalle aziende del territorio, «questo per evitare che spostino la produzione in altri luoghi come sempre più spesso avviene. Il mio comportamento intende tutelare i posti di lavoro del territorio, con un limite che è quello della legalità e dell’opportunità di ogni intervento. Siccome questo in particolare mi risulta molto ambizioso, garantisco che la valutazione prima di procedere all’ok definitivo sarà molto scrupolosa. Per quanto riguarda la pista ciclabile, anche presupponendo che l’intervento venga approvato, sarà completamente a carico dell’azienda».

Nei prossimi giorni arriveranno le prime valutazione della conferenza dei servizi, a quel punto potranno essere prese decisioni più chiare. Il Partito Democratico rimane comunque sul piede di guerra, «non accetteremo un intervento di quel tipo che comprometterebbe seriamente il territorio, così come gli altri interventi che l’amministrazione intende inserire nel nuovo Pgt». E per questo domenica 28 marzo si ritroveranno per discutere alcuni temi che riguardano il Pgt.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Marzo 2010
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