Malpensa-Hong Kong, voli diretti quattro giorni la settimana

Un nuovo collegamento a lungo raggio per Malpensa: è quello con Hong Kong, primo hub merci e quarto per passeggeri al mondo. Quattro i collegamenti settimanali da e per la metropoli asiatica con Cathay Pacific  – lunedì, mercoledì, venerdì e domenica, arrivi alle 8,15, partenze alle 13,25 , tempo di volo undici ore. Crescerà anche il numero dei cargo, da tre a sei. Per festeggiare e inaugurare il nuovo volo diretto, avviato domenica 28 marzo, taglio di un nastro debitamente rosso, come le divise delle graziose hostess (il rosso porta fortuna, dicono i cinesi), e tanto di tradizionale danza del leone.
Per l’evento è giunta dalla metropoli asiatica una folta delegazione della compagnia, capitanata dal chairman Christopher Pratt e dal sottosegretario ai trasporti della regione autonoma di Hong Kong, Yau Shing-mu. Per le autorità italiane erano presenti il presidente di Sea Giuseppe Bonomi, l’assessore ai trasporti della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, il sindaco di Milano Letizia Moratti. Presenza non certo casuale, la sua, visto che l’enfasi è sul collegamento fra le due città, prima ancora che fra le vaste aree che intorno ad esse gravitano: la megalopoli padana per il capoluogo lombardo, l’area del delta del Fiume delle Perle con Shenzhen, Canton, Macao e tutto il Guangdong per Hong Kong. Per il volo odierno si impiegava un Boeing 777-300ER, velivolo che offre tre distinte categorie di viaggio, anche di gran lusso: Malpensa sarà l’unico aeroporto italiano in cui farà scalo questa tipologia di aereo.

«Lo spot migliore di Cathay Pacific sono i volti rilassati di chi è venuto a trovarci dopo un così lungo volo…» è l’accoglienza di Cattaneo, fresco di rielezione. Ricordando Hong Kong come una delle realtà «più dinamiche al mondo», Cattaneo ha ricordato gli impegni infrastrutturali sull’aeroporto e sui suoi collegamenti stradali e ferroviari, come quelli previsti per questa estate: da giugno ci sarà l’alta velocità, entro l’estate il collegamento diretto Bellinzona-Malpensa e così via. «Amplieremo il bacino di riferimento, e chi non ha creduto in Malpensa, dovrà ricredersi».

È un nuovo sviluppo che non può essere sottovalutato quello del collegamento diretto con la "porta della Cina", una città che da sola, come chiarirà Romano Baruzzi, direttore dell’istituto italiano del commercio estero a Hong Kong, importa oltre il 50% di quel che esportiamo in Cina. Senza contare che «se Milano è la capitale mondiale della moda, Hong Kong è quella delle boutique di lusso»

Il presidente Sea Bonomi tracciava un quadro che vede Malpensa crescere ancora, recuperando dalla grave crisi di inizio 2009, figlia del de-hubbing di Alitalia sommato alla recessione: a marzo 2010 il dato sui passeggeri è di +8,45%, con il Terminal 1 da solo a +9,9%: «Merito di una sana competizione tra compagnie aeree». Milano-Hong Kong è una rotta strategica, «l’Italia è terzo esportatore e quinto importatore da Hong Kong: a gennaio 2010 si registra un +34% di esportazioni nazionali verso la città, dove esistono filiali di oltre 300 società italiane».

«Un volo molto atteso dalla business community milanese e da tutta la città in genere» quello per Hong Kong secondo il sindaco di Milano Moratti. «La nostra città ha registrato un +7% di turismo nel 2009, investiamo in cultura. E grazie alla liberalizzazione degli accordi intenazionali fatta dal governo Berlusconi abbiamo raggiunto 160 destinazioni internazionali contro le 166 di prima del de-hubbing di Alitalia, con l’impegno di tanti nuovi vettori, in testa Lufthansa e easyJet: un point-to-point che speriamo diventi politica di hub. Milano ha rinunciato ai dividendi di Sea per continuare e investire su Malpensa e Linate».

Il presidente di Cathay Pacific Christopher Pratt giudica «very important» per la compagnia il nuovo collegamento. «Cathay Pacific si sente a casa in Malpensa; è dal 1986 che siamo in Italia, fin qui solo a Roma. Il nostro impegno sul mercato è cresciuto nel tempo. Milano è la capitale mondiale della moda, Hong Kong è una città molto fashion-conscious, ricca di ottimi designer. L’anno, è vero, non è stato facile; gli affari in genere devono ancora recuperare i livelli di prima della crisi. Business, turisti, shopping di lusso, ma anche parenti in visita (a Milano è fiorente la comunità cinese ndr) sono il nostro nuovo target».

Il sottogretario Yau Shing-mu rileva come la scelta di Cathay Pacific su Malpensa si incontri con i desideri del governo locale della città, parzialmente autonoma da Pechino: alla Cina popolare Hong Kong è stata annessa nel 1997 dopo un secolo e mezzo da colonia britannica.
«Siamo un hub internazionale, connettiamo circa 110 città nel mondo e 40 aeroporti della Cina continentale» ricorda l’amministratore pubblico. «Nel 2009 abbiamo perso il 5% passeggerri, il 7% nelle merci, ma restiamo i primi per queste ultime. I voli diretti sono ben accolti dai turisti come dagli uomini d’affari. Hong Kong è il cuore dell’Asia del sud-est e la porta della Cina: entro cinque ore di volo da noi, vive metà della popolazione del mondo. Avremo anche noi nel 2015 il treno ad alta velocità verso la Cina, verranno molti turisti del continente da noi. È importante per noi la connettività dell’aeroporto verso la zona del delta del fiume delle Perle»: nei programmi, ricorda, c’è anche un ardito collegamento verso le vicine Zhuhai e Macao. A ognuno le sue "grandi opere": ma quando si arriva in Cina, numeri e realizzazioni delle "città vetrina" fanno davvero girare la testa. Come secoli fa a Marco Polo.