Formigoni: “Promuoviamo la vita ma, sulla RU486, ci adeguiamo”

Il presidente lombardo ricorda l'azione del suo governo in favore del rispetto della vita ma assicura il rispetto della legge nazionale pur nel rispetto dei vincoli individuati

«In Regione Lombardia negli ultimi 15 anni la difesa accanita e la promozione della sacralità della vita dal concepimento alla fine naturale, si è sempre accompagnata al doveroso rispetto delle leggi nazionali, anche quando non condivise. E viceversa il rispetto dovuto alle leggi non ci ha mai impedito di perseguire con tutti i mezzi la promozione della vita». Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.
«Nella vicenda della RU486 – dice ancora Formigoni – abbiamo tenuto e continueremo a tenere la stessa linea culturale e politica. L’assessore Romano Colozzi da me delegato è stato l’unico ad opporsi in sede AIFA all’introduzione della RU486, nell’indifferenza di molti. La Giunta regionale già nel dicembre 2009 ha stabilito che l’utilizzo della RU486, dopo che questo preparato è stato registrato da AIFA, avvenga nel pieno rispetto della legge 194 e quindi solo e soltanto in ospedale. Le modalità concrete per l’utilizzo della RU486, cui rimaniamo contrari idealmente e culturalmente ma al cui utilizzo non possiamo opporci per il doveroso rispetto che ogni Regione ha nei confronti delle leggi e dei provvedimenti dello Stato, sono stabilite dai responsabili delle unità operative di
ostetricia-ginecologia degli ospedali lombardi, anche questo nel rispetto delle competenze e responsabilità di ciascuno. E a nostro avviso rappresentano un lavoro professionale serio per
definire le modalità di informazione alla donna circa l’impiego della RU486, della sua pericolosità, del necessario consenso informato e del percorso diagnostico terapeutico».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Aprile 2010
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