Ina Assitalia, nuovo presidio in largo Giardino

Si protesta contro due licenziamenti e la precarizzazione strisciante anche all'interno del settore assicurativo

Nuovo presidio stamane in largo Giardino per la vertenza Ina-Assitalia a Busto Arsizio.
Ancora una volta sotto le bandiere della Fiba-Cisl, i dipendenti dell’agenzia bustocca del gruppo protestano dopo il licenziamento di due loro colleghe di lavoro, una lo scorso anno, e una quest’anno. «Si sta approfittando della crisi per cacciare dipendenti ultraventennali e ripiazzarli con cocopro o altre figure a tempo determinato» denuncia la sindacalista Francesca Capozzoli di Fiba-Cisl Lombardia. Diminuendo il personale, tra l’altro, si resta sotto i 15 dipendenti e non scattano le tutele dell’art. 18 delo Statuto dei Lavoratori.
«Le nostre iniziative pubbliche sono mirate alla direzione del gruppo, è quella che poi appalta localmente la vendita dei prodotti assicurativi. L’abbiamo coinvolta, ma ancora non si è mosso nulla di ufficiale. Di trentanove agenzie lombarde, tutte sono sotto i 15 dipendenti. Qui non ci sono ammortizatori sociali, se non in deroga: e perchè scattino, va dichiarato lo stato di crisi. Per conto nostro continueremo con i presidi fin quando non si troverà una soluzione». La questione è cruciale, secondo il sindacato, perchè da come si risolverà emergerà un segnale in base al quale si regoleranno le altre agenzie del settore. Insomma, creerebbe un precedente, e «c’è in ballo il futuro di 2700 dipendenti a livello nazionale».

Intanto per tenere alta l’attenzione sul caso i lavoratori hanno preso contatti anche con le forze politiche bustocche per attuare una sorta di "moral suasion" nei confronti del gruppo: è già si è riscontrata disponibilità da parte del PD. «Altrove in Lombardia il coinvolgimento della politica locale ha funzionato» riferisce la sindacalista.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Aprile 2010
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