Addette alla pulizia delle scuole di nuovo in piazza

Riprende la protesta delle 90 dipendenti del consorzio che garantisce la pulizia nelle scuole: «Tante promesse e nessuno ci ascolta»

Le addette al servizio di pulizia delle scuole superiori della Provincia di Varese tornano ancora una volta  in piazza per manifestare e scioperare «anche – si legge in una nota dell’Alcobas cub – contro l’indifferenza che le Istituzioni locali stanno dimostrando di fronte ad una Direttiva del Ministero dell’Istruzione che penalizza la Scuola Pubblica tagliando il finanziamento per le pulizie degli Istituti Scolastici e di conseguenza le ore di lavoro delle circa 90 dipendenti che garantiscono la pulizia nei 25 Istituti della Provincia».

Dall’inizio del 2010 si sono susseguiti incontri tra il sindacato, insieme alle lavoratrici e grazie alla sensibilità della Prefettura di Varese che ha promosso tavoli di confronto, e l’Ente Regionale dell’Istruzione Pubblica, il Provveditorato di Varese, gli Istituti Scolastici interessati, le Aziende che hanno in appalto il servizio. Numerosi presidi, seguiti da incontri con la Provincia, con la Regione, il Presidente dell’ANCI Sindaco di Varese, tutti con promesse di interessarsi della questione.

«A oggi, mentre le scuole sono sporchissime e le ore delle lavoratrici tagliate, nessuno ha dato una risposta – fanno sapere le lavoratrici – e nessuno interviene. Il consorzio CNE, con a capo la Gorla, ha girato l’appalto ad altre 4 società che gestiscono questi servizi scaricando sul servizio stesso e sulle lavoratrici, il costo del taglio. Da pochi giorni una di queste Aziende ha abbandonato l’appalto ed è ancora in ritardo con il pagamento dello stipendio di Aprile in quanto il consorzio non paga».

A.L.Cobas- Cub (Confederazione Unitaria di Base ) della Provincia di Varese, ha proclamato lo sciopero per il 21.05.2010 con presidio dalle ore 10.00 alle ore 12.00 in Piazza Podestà ( del Garibaldino) a Varese, con l’obiettivo di sensibilizzare chi amministra tutto il territorio (Lega Nord) e che deve assumersi la responsabilità di questa situazione che si consuma proprio nella loro culla.

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Pubblicato il 19 Maggio 2010
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