Candiani: “La Mingardi rimane assessore. Se Damiani non vuole si cerchi altri alleati”
Il segretario della Lega Nord, dopo il consiglio comunale straordinario sull'assessore e il tricolore, è pronto a tutto, anche alla rottura. «Non sta al sindaco di Malnate decidere chi rappresenta la Lega Nord in giunta, altrimenti si faccia sostenere da un’altra lista civica»
Stefano Candiani è in viaggio verso Siena, ma con la testa è concentrato su quanto è successo a Malnate la sera prima. «So tutto, sono informato di tutto» dice con tono calmo e perentorio. Dire che il segretario provinciale della Lega Nord è piuttosto contrariato con il sindaco di Malnate, Sandro Damiani, è un eufemismo. «Il sindaco dovrebbe chiarirsi le idee perché Barbara Mingardi rimane assessore in carica – aggiunge il segretario provinciale del Carroccio – e non sta al sindaco di Malnate decidere chi rappresenta la Lega Nord in giunta, altrimenti si faccia sostenere da un’altra lista civica».
Secondo Candiani, dunque, non solo l’assessore ai Servizi sociali del Carroccio non è dimissionaria ma è sostenuta dalla segreteria anche a costo di rompere l’alleanza con quello che rimane del Pdl. Un’ipotesi che alcuni rappresentanti del centrodestra, tra cui Stefano Clerici (Pdl), avevano già previsto durante il consiglio comunale straordinario di lunedì sera. «Se poi ritiene di dover togliere la fiducia all’assessore – continua Candiani -, lo faccia assumendosi la responsabilità politica del gesto. Non ci saranno più motivazioni coperte dal “tricolore”, ma sarà un’azione di contrasto nei confronti della Lega Nord, nonostante la buona disponibilità dei nostri consiglieri, come è stato dimostrato nell’ultimo consiglio comunale. La Lega si fa garante del suo assessore e se il sindaco non la vuole più lo dica chiaramente, dimissionandola».
Alla fine il segretario provinciale del Carroccio getta la maschera. «Settimana scorsa Damiani ha fatto una riunione in cui ha chiesto all’assessore di presentare una lettera di revoca delle sue dimissioni. Ricordo che la disponibilità al dialogo politico non va confusa con il farsi prendere per il naso».
Alla fine il segretario provinciale del Carroccio getta la maschera. «Settimana scorsa Damiani ha fatto una riunione in cui ha chiesto all’assessore di presentare una lettera di revoca delle sue dimissioni. Ricordo che la disponibilità al dialogo politico non va confusa con il farsi prendere per il naso».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su KTM raddoppia e diventa socio di maggioranza di MV Agusta con il 50,1%
lenny54 su Il figlio di Umberto Bossi di nuovo nei guai. Riccardo percepiva il reddito di cittadinanza senza averne diritto
Felice su Operazione anti spaccio nei boschi. Due pusher in manette a Caronno Pertusella
Renzo Scarella su Bussano alla porta e si fanno aprire con l'inganno: irruzione a casa dell'assessore di Casalzuigno
Felice su Tanta acqua sul Varesotto: crescono i laghi, il Ticino si "allarga" e il Campo dei Fiori è una spugna
Felice su Reddito di cittadinanza senza averne i requisiti, la Finanza di Varese denuncia oltre 600 persone
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.