In via Gaggio sole e tante firme contro la terza pista
Oltre 260 adesioni alla petizione in difesa dei boschi del parco del Ticino e della storica strada. E la dogana austroungarica si trasforma in un presidio in festa
La raccolta di firme in difesa di via Gaggio e contro la terza pista si è aperta in una giornata di sole: centinaia di persone hanno raggiunto il banchetto alla dogana austroungarica di Tornavento. L’edificio sede del parco si è trasformato in un vero e proprio presidio in festa, che ha attratto famiglie e gruppi di amici, dai paesi dei dintorni ma anche da Gallarate, dal novarese, dal milanese e persino qualche amante del Ticino che viene dall’Ungheria. Le firme raccolte in un pomeriggio sono state 258, oltre ad una decina nel modulo speciale riservato ai ragazzi dai 10 ai 18 anni. Tante firme sono di cittadini che si sono recati appositamente in via Gaggio per esprimere il loro dissenso verso la terza pista, ma non sono mancate le persone che passeggiando sulla storica strada si sono imbattute – incuriosite – nel presidio che illustrava anche il progetto dell’ampliamento dell’aeroporto.
Dopo la prima uscita pubblica per la raccolta di firme, Via Gaggio Viva rilancia con la camminata sotto la luna di martedì 1 giugno, mentre già domenica prossima è in programma una nuova presenza alla dogana austroungarica, dove si vorrebbe garantire un presidio costante, specie in questo periodo in cui la brughiera è molto frequentata. Al banchetto sono anche in vendita le copie del libro su Via Gaggio al prezzo speciale di 12 euro.« Fra le iniziative del banchetto – aggiunge Roberto Vielmi – ci sono anche le cartoline del FAI per il concorso i Luoghi del Cuore, un concorso di solida tradizione e che quest’anno pare cucito su misura per Via Gaggio. Se si parla di luoghi-da-salvare, quale se non Via Gaggio, minacciata di morte dai piani industriali della S.p.A. SEA?». La Via Gaggio è stata infatti “adottata” anche dalla delegazione del Seprio del Fai.
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