Parcheggi sotterranei e spazi liberi, così è cambiato il centro
Il sindaco Nicola Mucci rivendica le scelte sulla sosta. L'allargamento della zona pedonale? "Un tema per la prossima giunta"
Il servizio urbano gallaratese vanta percorrenze e capillarità relativamente elevate, ma rimane oggi strettamente limitato al territorio comunale. Sfiora appena Cassano Magnago e attraversa solo la periferia di Cardano al Campo, a Cuoricino. Solo due anni fa, con la riorganizzazione delle linee, si è arrivati a coprire la zona dei centri commerciali di viale Milano, che pure è un punto di attrazione non solo per i gallaratesi. Il capolinea Amsc dista poche centinaia di metri da quello della linea 3 del servizio urbano di Busto, che termina al di là della 336, nel rione di Beata Giuliana. Esempi di integrazione che ancora resta al palo.
Altro tema legato alla mobilità è quello sulle scelte relative ai parcheggi: una parte dell’opposizione ha criticato duramente le scelte sulla riduzione degli spazi per la sosta in superficie nei dintorni del centro, accusando l’amministrazione di imporre l’utilizzo del Seprio Park di via Bonomi. «Su via Fogazzaro è prevista la realizzazione di un viale alberato, di nuovi marciapiedi e corsie ciclabili. Ma tutte le politiche di questi anni sono state orientate a migliorare l’offerta di sosta interrata per ridurre in parte quella in superficie e restituire spazi utilizzabili: è una strada su cui procedere anch in futuro, una scelta in linea con quella delle città del Nord Europa. Serve anche un cambiamento culturale: in questa direzione va anche, ad esempio, l’accordo con i commercianti, che è importante perchè vuole aumentare la concentrazione nei parcheggi interrati riducendo quella in superficie». Il primo cittadino ha anche accusato l’opposizione di irresponsabilità per le critiche al grande autosilo interrato in via Bonomi, anche in vista dei lavori attesi nella zona dell’ospedale: «L’Azienda ospedaliera ha presentato il progetto per un parcheggio sotterraneo nell’area antistante il Sant’Antonio Abate: quando si aprirà il cantiere, l’area rimarrà chiusa per tre anni. E allora il parcheggio di via Bonomi diventerà fondamentale: se non lo avessimo realizzato l’ospedale sarebbe diventato irraggiungibile».
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